Caro affitti, nervi tesi nel governo. Bernini striglia Valditara: «L’attacco ai sindaci di centrosinistra? Polemica inutile: serve dialogo»

Il ministero dell’Università rilancia un piano per oltre 70mila alloggi universitari entro il 2026, da realizzare anche con la collaborazione di Comuni e Demanio

Sale la tensione tra Lega e Forza Italia sul caro-affitti denunciato da alcuni studenti fuorisede, dopo la protesta di una universitaria accampata in tenda davanti al Politecnico di Milano seguita da altri ragazzi in altri atenei. Dopo l’attacco del ministro leghista dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara contro i sindaci di centrosinistra che amministrato le città in cui si stanno svolgendo le protesta, fonti del ministero dell’Università parlando di «irritazione» da parte della ministra Annamaria Bernini per una polemica contro gli enti locali considerata «controproducente al raggiungimento di una soluzione efficace e il più possibile condivisa del caro affitti per gli studenti». Dal ministero guidato dalla forzista Bernini viene indicata la strada «del dialogo e del coinvolgimento di tutti», con la ministra «decisa a proseguire su questa linea “senza alimentare inutili polemiche». È stata la stessa Bernini a ribadire al Tg1 l’impegno contro la carenza di alloggi da parte del suo ministero sfruttando anche i fondi del Pnrr: «Il problema esiste e da tanto tempo abbiamo messo 400 milioni in legge di bilancio – ha detto Bernini – 1 miliardo è previsto dal Piano di ripresa e resilienza: da qui al 2026 dovremmo avere oltre 70 mila alloggi in più e abbiamo chiesto anche al demanio di mettere a disposizione gli immobili dismessi». Si tratterebbe di circa 60mila posti con i fondi del Pnrr e 14mila con le risorse stanziate nella legge di Bilancio. Il ministro Bernini, a quanto si apprende, ha già incontrato e continuerà il confronto con le amministrazione locali per risolvere il problema degli alloggi degli studenti universitari. Il Governo ha già stanziato 400 milioni di euro per nuovi posti letto e 500 milioni per le borse di studio. Il Mur, che ha in mano il dossier, ha già assegnato 7.500 posti letto previsti dal Pnrr e sta lavorando per i prossimi 52.500.


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