Come ogni settimana torniamo con l’elenco dei fact-check degli ultimi sette giorni. È stata la settimana dei complottismi: strane teorie sono circolate in merito all’ex premier giapponese Shinzo Abe, così come sulla bandiera Lgbtq+ sfoggiata da Marco Mengoni nel corso della 67° edizione dell’Eurovision Song Contest. Non solo: ha fatto discutere un libro che normalizzerebbe le fantomatiche scie chimiche agli occhi dei bambini. Si è diffusa molto anche l’assurda teoria secondo la quale un aereo aereo avrebbe «inseminato» le nuvole a Forlì e Cesena, per poi scatenare l’alluvione in Emilia-Romagna. In realtà il velivolo riprendeva il Giro d’Italia. In merito ai nubifragi ed esondazioni, circola anche un video che secondo alcuni utenti avrebbe ritratto un sottopassaggio allagato della Stazione Centrale di Bologna. In realtà quella mostrata è la stazione di un’altra località. Un altro video è stato decontestualizzato: quello di un gruppo di cinghiali lungo una strada sterrata, che secondo chi l’ha condiviso era stato girato in Puglia nel 2023. Mentre in realtà le riprese erano state effettuate a Matera nel 2020.
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Il significato della bandiera sfoggiata da Mengoni all’Eurovision (che non c’entra niente con la pedofilia)
La 67° edizione dell’Eurovision Song Contest è stata vinta dalla cantante svedese Loreen. Marco Mengoni si è posizionato al quarto posto, appena fuori dal podio, ma è comunque riuscito a far parlare di sé portando sul palco, oltre alla bandiera italiana anche quella arcobaleno, per i diritti Lgbtqia+. Alcuni utenti hanno tuttavia affermato che la bandiera non fosse altro che un vessillo della pedofilia. In realtà la tesi circola da tempo, ed è stata ogni volta puntualmente smentita.
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La teoria del complotto sull’omicidio dell’ex premier giapponese Shinzo Abe
L’ex premier giapponese Shinzo Abe è stato ucciso in un attentato terroristico lo scorso luglio. A distanza di mesi, sui social ha iniziato a circolare la narrazione secondo cui l’omicidio è stato un attentato per punire il politico che non aveva eseguito gli ordini del World Economic Forum in merito ai vaccini contro il Covid. Non c’è alcuna prova a sostegno di questa tesi. Abe, inoltre, ha avuto ben poco a che fare con la gestione della campagna vaccinale in Giappone.
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Il simbolo indossato da Zelensky in Italia
La recente visita di Zelensky in Italia ha scatenato nuovamente le accuse di nazismo contro il Presidente ucraino, il tutto a causa di un simbolo presente nella felpa che ha indossato durante gli incontri con Giorgia Meloni e Papa Francesco. Si tratta di un tridente con al centro una spada, un simbolo ricondotto dai critici al collaborazionista dei nazisti Stepan Bandera e all’Organizzazione dei nazionalisti ucraini (OUN). In realtà il logo non è lo stesso: quello che indossa il leader di Kiev riprende il tridente con la spada simbolo di libertà dell’Ucraina. Oggi viene indicato come il «tridente di Zelensky» senza alcun riferimento all’OUN o ad altre realtà. In Ucraina c’è una legge che condanna i regimi totalitari comunista e nazionalsocialista in Ucraina e vieta la propaganda dei loro simboli. Infine, l’OUN non è considerato un gruppo nazista, il suo logo originale risulta registrato presso il Ministero della Giustizia ucraina dal 1993.
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Il (vero) costo della camicia indossata da Elly Schlein
Ha iniziato a circolare una foto di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, con una camicia che secondo gli utenti sarebbe firmata Dior e costerebbe 2.500 euro. Accanto a lei viene posto lo scatto di una modella con indosso la stessa camicia, ma il primo dubbio arriva dalla cintura da lei indossata: il logo è diverso da quello di Christian Dior. La modella, infatti, indossa una camicia e una cintura del marchio Marella. La camicia costa sui 125 euro, in sconto oggi intorno agli 80.
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La foto del sottopassaggio allagato falsamente attribuita alla Stazione Centrale di Bologna
Questa settimana, l’Emilia-Romagna è stata drammaticamente al centro delle cronache: nubifragi ed esondazioni hanno infatti colpito molte zone della regione. Ha iniziato parallelamente a circolare il video di un sottopassaggio allagato attribuito alla Stazione Centrale di Bologna. La clip è senza audio e non è possibile comprendere se l’autore abbia commentato la scena indicando il luogo dove si trovava. Nel video, però, si vede un ascensore che porta ai binari 2 e 3. Nella stazione Centrale di Bologna i sottopassaggi portano ai binari dal 3 in poi, il 2 non è presente. Il sottopassaggio è inoltre troppo corto e stretto rispetto a quelli presenti a Bologna. Il video è stato infatti ripreso presso la stazione di Vado (Monzuno) a sud di Bologna.
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La storia del BETAB-500 spacciato per un missile Kinzhal dagli ucraini
Il comandante dell’aeronautica delle forze armate ucraine Mykola Oleschuk ha affermato che un missile “ipersonico” Kinzhal sia stato abbattuto nei cieli di Kiev. A colpire il missile russo sarebbe stato un Patriot di fabbricazione americana, come affermato anche dagli americani. Diversi utenti hanno però iniziato a contestare questa narrazione: sulla base di un video con i resti di diversi missili abbattuti dall’esercito di Kiev, tra cui figurava quello del missile Kinzhal, hanno affermato che il resto ripreso nel video sia troppo piccolo rispetto al missile e che si tratti di un ordigno noto come BETAB-500 russo. L’oggetto mostrato nel video, tuttavia, non è affatto simile a un BETAB-500, in quanto la struttura è diversa. Gli ucraini riportano che quell’oggetto è un componente interno del missile. Il confronto con un Kinzhal installato in un Mig-31 non è inoltre utile ai sensi della verifica, in quanto il missile si divide durante il volo e colpisce l’obiettivo solo con la parte anteriore dove è contenuta la testata. Molti missili, sia russi che americani, contengono al loro interno una testata a forma di missile come quello dell’oggetto ripreso nel video. L’oggetto, infine, è identico a un altro rivenuto in Russia e identificato come parte di un Kinzhal.
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La (finta) prima pagina de La Verità sui morti per «malori improvvisi»
Ha iniziato a circolare sui social una presunta prima pagina del quotidiano La Verità dove troneggia un titolo contro i vaccini. In realtà, non risulta che la testata abbia recentemente pubblicato una copertina del genere. Da alcuni indizi possiamo dedurre che la scritta sia stata aggiunta in un secondo momento sulla prima pagina del numero dello scorso 4 aprile.
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Cinghiali avvistati in Puglia nel 2023? No! Video girato a Matera nel 2020
Ha iniziato a circolare un video che mostrava decine di cinghiali lungo una strada sterrata. Secondo quanto sostenuto da Coldiretti, dalla Gazzetta del Mezzogiorno, e da numerosi utenti su Facebook, il filmato sarebbe recente e girato in Puglia. In realtà il video risale al marzo del 2020, ed è stato girato in provincia di Matera.
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La bufala del testo scolastico che “normalizza” le fantomatiche scie chimiche ai bambini
Sta tornando in circolazione tra le condivisioni Facebook una vecchia bufala i cui precedenti risalgono almeno al 2015, quella del testo scolastico per bambini che confermerebbe indirettamente la veridicità della teoria del complotto delle Scie chimiche. Il libro in sostanza cercherebbe di indorare la pillola, normalizzando il fenomeno anziché smentirlo. Ma i credenti delle “scie chimiche” tendono a confondere il fenomeno delle scie di condensazione con la tecnica del cloud seeding. Le scie di condensazione non si formano a comando; possono costituirsi a seguito del passaggio di qualsiasi velivolo a motore; se persistono le giuste condizioni di temperatura, pressione e umidità nello spazio in cui passa il mezzo, e se lo stesso contribuisce a modificarle.
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La teoria del complotto sull’alluvione in Emilia Romagna
Rosario Marcianò, il complottista pregiudicato e guru italiano delle fantomatiche “scie chimiche”, condivide un video con il tracciamento tratto da Flightradar24 di un velivolo che avrebbe sorvolato le aree di Forlì-Cesena prima dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. La teoria vuole sostenere che questo sia stato usato per “inseminare le nubi” e scatenare le piogge. L’aereo, in realtà, aveva il compito di riprendere le fasi della tappa del Giro d’Italia. Inoltre, non è dimostrata l’utilità del “cloud seeding”.
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