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Armi all’Ucraina, la maggioranza degli italiani è per il Sì all’invio (con riserva). La linea Conte? Piace più all’estero – Il sondaggio

In Italia come in Europa prevalgono i favorevoli agli aiuti militari per l'Ucraina, ma in Italia c'è chi spera al contempo che Zelensky si sieda al tavolo dei negoziati

La maggioranza degli italiani si schiera a favore dell’invio di aiuti militari per l’Ucraina, così come sta facendo il governo Meloni, secondo un sondaggio di Swg per TgLa7. Un sostegno però che al suo interno si divide su due modi di intendere l’appoggio per Kiev con le armi. In quel 51% di favorevoli infatti c’è il 22% che considera utile il supporto militare «fintanto che la Russia non sarà sconfitta». C’è però un 29% che è sì d’accordo a inviare aiuti militari, ma nella speranza che si continui a fare pressioni per riaprire i negoziati di pace. Anche «al costo di far perdere territorio all’Ucraina». Una posizione al momento distante da quella del presidente Volodymyr Zelensky. Il no secco all’invio di armi in linea con la posizione del M5s di Giuseppe Conte non va oltre il 31%, mentre il 18% non si schiera.

La posizione dell’ex premier di netta contrarietà all’invio di armi potrebbe ottenere consensi superiori a quelli in Italia in altri Paesi europei. A cominciare dalla Grecia, dove il 58% vuole che si interrompano i riferimenti militari per Kiev. E c’è anche una fetta importante di tedeschi, il 39% contrario alle armi per Kiev. Tra i più convinti sostenitori invece del supporto militare per l’Ucraina ci sono i polacchi con il 68% e gli spagnoli con il 66%.

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