La “prigioniera politica” e l’ipotesi candidatura: cosa c’è dietro le dimissioni di Lucia Annunziata dalla Rai

La scarsa voglia di fare la “foglia di fico” e la possibilità di una corsa alle Europee. Ma lei disse già di no un’altra volta

«Non resto qui a fare la prigioniera politica». Lucia Annunziata alle dimissioni dalla Rai ci pensava già da un po’. Ieri, dopo l’annuncio, ha spento i telefoni ed è andata a Trento per partecipare al Festival dell’Economia. E oggi Repubblica racconta che persino i vertici della Rai l’hanno cercata. Forse per provare a farle cambiare idea. Ieri Corrado Formigli a Piazzapulita ha ricordato l’episodio della parolaccia davanti alla ministra Eugenia Roccella. «Lì si capiva il clima», ha spiegato il conduttore. Un clima che «può anche spingere una grande professionista a dire: “Sapete cosa? Non ho bisogno di rimanere a tutti i costi”». Sullo sfondo, spiega il quotidiano, rimane la corsa per le elezioni europee. Potrebbe candidarsi. Ma questa, per ora, è un’ipotesi circolata solo in ambienti politici.


Il clima della Rai

Nel retroscena si racconta che Annunziata non ha neanche gradito il blitz delle nomine. Vissuto dalla conduttrice come un modo per occupare il servizio pubblico. Per sostituire all’egemonia culturale della sinistra quella della destra. Dallo “smantellamento” di Raitre e dei suoi volti storici, a cominciare da Fabio Fazio per finire con Andrea Vianello, l’ex capo della rete prima trasferito al Gr1 e ora confinato a San Marino. E mentre l’a.d. Sergio dice che il suo addio è un “peccato”, lei ci crede poco. La destra meloniana, è il ragionamento della conduttrice, vuole impadronirsi della Rai per piegarla alla nuova narrazione del governo. E lei non ha voglia di fare la prigioniera politica. O, peggio, la foglia di fico. «In ogni caso dopo giugno dovranno trovarsi qualcun altro per occupare quello spazio nel palinsesto. E non sarà facile. Esattamente come per “Che tempo che fa”.


I precedenti

Il Corriere della Sera invece ricorda i precedenti. Nata a Sarno in provincia di Salerno l’8 agosto 1950, ha scritto per Manifesto, Repubblica e per via Solferino. Sposata da oltre trent’anni con il corrispondente del Washington Post Daniel Williams, una figlia di nome Antonia, ha diretto il Tg3. E se n’è andata. È stata presidente di viale Mazzini. E poi ha lasciato anche lì. Oggi, anche secondo questo retroscena, potrebbero aprirsi per lei le porte della politica. C’è già chi la vede come capolista nella circoscrizione Sud, candidata con il Partito Democratico di Elly Schlein. Ma, ricorda sempre il quotidiano, lei disse no a Nicola Zingaretti quando le chiese la stessa cosa.

«Io voglio andarmene»

Il quotidiano spiega anche che Annunziata preconizzava possibili cambi della squadra di autori di “Mezz’ora in più”. Negli ultimi tempi l’insofferenza era cresciuta: «Non sopporto gli attacchi personali, le campagne mediatiche, i killeraggi. Non hanno nemmeno il coraggio di affrontarmi pubblicamente». La notizia della candidatura alle Europee l’ha fatta infuriare: «Se così fosse mi converrebbe restare a fare campagna elettorale dal video. Invece io voglio andarmene». Per sostituirla si fanno i nomi di Serena Bortone e Luisella Costamagna. A meno che la rete non decida per un cambio di format.

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