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Gene Gnocchi, lo sfogo dopo l’alluvione a Faenza: «Non possiamo rivivere questa paura ogni volta che piove»

28 Maggio 2023 - 09:15 Redazione
Il comico e scrittore, residente a Faenza, racconta la notte delle alluvioni: «Avevo il terrore che le mie figlie facessero la fine del topo in trappola»

Gene Gnocchi torna a parlare delle alluvioni nella “sua” Emilia-Romagna, e questa volta lo fa dalle pagine del Messaggero. Lo scrittore e showman tv vive a Faenza con il resto della famiglia. Nei giorni delle forti piogge, lui si trovava a Roma, ma la moglie e le due figlie sono state costrette a rimanere fuori casa per quattro giorni a causa delle esondazioni. «La paura di dover mettere in salvo i tuoi figli è pazzesca», aveva raccontato Gnocchi a Citofonare Rai Due. Oggi, il comico e scrittore punta il dito sulla scarsa cura del territorio e chiede interventi urgenti e straordinari: «Non possiamo rivivere questa paura tutte le volte che piove. Quell’alert piombato all’improvviso nelle nostre case per correre a mettersi al riparo ai piani alti non può essere uno stile di vita. Gli argini dei fiumi vanno messi in sicurezza subito per ridare un briciolo di serenità alle popolazioni colpite e non piangere altri morti».

Gene Gnocchi si è trasferito a Faenza con la sua famiglia 11 anni fa, poco prima del violento terremoto che nel 2012 ha colpito l’Emilia-Romagna. A proposito delle alluvioni delle scorse settimane, lo scrittore torna sugli attimi di paura di quella notte di pioggia: «Io ero a Roma per la trasmissione Quarta Repubblica. Avevo il cuore in gola perché pensavo alle grate fisse che proteggono le finestre di casa. Ho avuto il terrore che le mie ragazze potessero fare la fine del topo in trappola». Alla fine, la sua casa è stata risparmiata dagli allagamenti. «Solo acqua salita a livello stradale e lo scoppio di alcune tubature», precisa Gnocchi. Eppure, racconta al Messaggero, le cose avrebbero potuto andare molto peggio: «Il pensiero mio e di mia moglie è andato a dieci anni fa, quando abbiamo scelto di comprare questa casa e non un’altra che ora è stata completamente spazzata via dall’alluvione. Una scelta inconsapevole che ci ha cambiato la vita. Ti rendi conto di quanto può valere la vita».

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