Il Csm verso l’aumento delle “buste paga” per consiglieri e giudici in servizio

Ci sarà un tetto ai rimborsi ma complessivamente gli emolumenti per singolo consigliere saliranno di circa il 7%. Il Consiglio: «Aumenti in misura ridotta»

La decisione sarà presa al prossimo plenum. Ma quasi certamente dovrebbe scattare un aumento di stipendio per i consiglieri del Consiglio Superiore della Magistratura e per i magistrati addetti alla segreteria nazionale e all’ufficio studi di Palazzo dei marescialli. Il Csm si prepara, infatti, come si evince dall’ordine del giorno della seduta del plenum di oggi – ma il punto è stato poi rinviato – ad aggiornare le indennità che spettano ai consiglieri e ai giudici in servizio nei due uffici e a introdurre, inoltre, un limite ad alcuni rimborsi. Messi da parte, dunque, “i tagli” previsti dalla Cartabia anche se, secondo quanto riferisce lo stesso plenum, quella proposta sarebbe un’applicazione più puntuale di quella modifica. Come riporta l’art. 37 della riforma, la legge impone, infatti, il tetto di 240mila euro lordi annui onnicomprensivi (inclusi, dunque, le indennità di sedute e quelle di rimborso spese di viaggio e missione) per tutti i componenti. Il Csm – come previsto dalla delibera del comitato di presidenza – aumenterà gli indennità per i membri del 7%, anziché dell’11%, secondo l’adeguamento Istat al tasso di inflazione programmato per il 2022. Per citare qualche dato, l’indennità di seduta per avere partecipato alle riunioni del plenum, da 297 passerà – con l’aumento del 7% – a circa 317; mentre per quelle del comitato di presidenza si arriverà a 200. Cresce anche l’indennità di funzione forfettaria e mensile che passerebbe da 4.860 a 5.210 euro . Per i componenti della Sezione disciplinare sono previsti 400 euro a seduta a fronte dei 366 precedenti e per i membri dei Comitato di presidenza (il vice presidente del Csm, il presidente e il pg della Cassazione) 200 euro a riunione rispetto ai 184 di prima. Nel pomeriggio, il Csm ha fatto sapere che si tratta comunque di una riduzione dei costi rispetto al previsto: «Il Csm per la prima volta, come da proposta del Comitato di Presidenza, adegua il regolamento di contabilità al tetto degli emolumenti, a seguito dell’approvazione della legge Cartabia – si legge – Anche gli adeguamenti Istat previsti, verranno applicati in misura ridotta, rispetto al tasso reale di inflazione».


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