Xi Jinping e l’incontro con Antony Blinken a Pechino: «Importante stabilizzare i rapporti Usa-Cina»

Nel colloquio di circa 35 minuti, il segretario di Stato americano ha ottenuto dal presidente cinese la promessa di non fornire armi alla Russia

Washington e Pechino hanno del «terreno comune» su cui lavorare. Sono queste le parole del leader cinese Xi Jinping alla televisione cinese Cctv riguardo l’incontro, circa 35 minuti, con il segretario di Stato Usa Antony Blinken in visita nella capitale asiatica. Un incontro attesissimo, il cui orario è stato negato più volte e confermato solo quando la riunione era già in corso – nella mattinata di oggi ora italiana – con l’accompagnamento di immagini diffuse dalla televisione di stato cinese. «Le due parti hanno avuto discussioni sincere e approfondite e sono stati fatti progressi su alcuni punti specifici», ha aggiunto Xi specificando che si tratta di una buona cosa. L’incontro si è tenuto nell’elegante Grande Sala del Popolo. A capotavola sedeva il leader cinese, mentre alla sua destra Blinken. A fare da sfondo i fiori di loto rosa. «Il presidente Xi ha detto che le interazioni tra Stati dovrebbero essere sempre basate su mutuo rispetto e sincerità», ha detto la direttrice della comunicazione degli Esteri per la Cina Hua Chunying, «spera che questa visita americana possa dare un contributo positivo alla stabilizzazione dei rapporti».


Le premesse

Prima dell’incontro Xi si era detto «fiducioso» che la visita avrebbe dato un contributo positivo ai legami tra Pechino e Washington, in questo periodo particolarmente provati anche per la questione Ucraina, con gli Usa che attaccano Mosca in seguito all’invasione e la Cina che si mantiene vaga nonostante l’evidenza dei fatti. Altra ragione di tensione sono i palloni aerostatici spia che hanno sorvolato i cieli degli Stati Uniti, compresi importanti obiettivi militari, partendo proprio dall’altro lato del Pacifico. «Le interazioni tra Stati dovrebbero sempre essere basate sul rispetto reciproco e sulla sincerità. Spero che il segretario Blinken, attraverso questa visita, possa dare un contributo positivo alla stabilizzazione delle relazioni tra Cina e Stati Uniti», si era augurato.


Di cosa hanno parlato

Tanti i punti caldi al centro del breve colloquio tra i due. A cominciare dagli sviluppi della guerra in Ucraina e al ruolo del gigante asiatico nel conflitto. Ma non solo. Washington vorrebbe che la Cina agisse da mediatore su vari fronti, anche nella penisola coreana, per sollecitare vicini e alleati a non alimentare le tensioni. Per quanto riguarda il conflitto ucraino, Blinken avrebbe strappato la promessa a Xi Jinping di continuare a non fornire armi alla Russia. Un impegno ribadito nelle ultime settimane e anche nel faccia a faccia con il Segretario di Stato. «Si tratta di un impegno importante, di una politica importante, e al momento non abbiamo visto nulla che lo contraddica», ha dichiarato Blinken dopo l’incontro, aggiungendo però che la preoccupazione per «le società private cinesi che potrebbero fornire assistenza, in alcuni casi chiaramente diretta a rafforzare la capacità militare della Russia in Ucraina». Blinken avrebbe nuovamente chiesto a Pechino di contenere comportamenti pericolosi della Corea del Nord contro i vicini, ed espresso le sue preoccupazioni su Xinjiang, Tibet e Hong Kong. Caldissima rimane la questione di Taiwan, che la Cina ha sempre ritenuto di politica interna e non ha nessuna intenzione di cedere su questo punto. Blinken avrebbe solo sottolineato la sua preoccupazione per le «azioni provocatorie» nello Stretto di Taiwan, riferendosi alle esercitazioni, ai sorvoli e al minaccioso dispiegamento di navi da guerra.

Foto di copertina: Japan Times

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