Il carrello della spesa, le tracce di sangue, il liceo a pochi passi. Cosa sappiamo dell’omicidio a Primavalle di Michelle Maria Causo

Il cadavere della ragazzina ritrovato nei pressi di un cassonetto. Un coetaneo sotto interrogatorio, ma s’indaga per capire dinamica, movente e data della morte

È della giovanissima Michelle Maria Causo il cadavere rinvenuto nel pomeriggio di mercoledì 28 giugno dentro un carrello da supermercato lasciato accanto a un cassonetto a Primavalle, quartiere a nord-ovest di Roma. L’identità della giovane è stata resa pubblica dalle agenzie di stampa. La ragazza, che aveva 16 o 17 anni, frequentava a quanto si apprende il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, a poca distanza da dove è stato trovato il corpo. Non è chiaro al momento se frequentasse lo stesso istituto anche il giovane fermato poche ore più tardi accusato dell’omicidio, ma si sa per ora che si tratta di un coetaneo: 16enne, e dunque minorenne, anch’egli. Di origine straniera, ma naturalizzato italiano. Secondo quanto ricostruisce Repubblica l’omicidio si sarebbe consumato in un appartamento di via Giuseppe Benedetto Dusmet, dove il sospettato abita insieme alla madre. Nell’androne del palazzo sarebbe state trovate tracce di sangue. A dare per primo l’allarme è stato in effetti un abitante dello stabile, dopo aver visto il presunto omicida uscire con un carrello che conteneva una busta dell’immondizia, da cui che colava sangue. Immediata la chiamata ai soccorsi. «Si sente anche un odore forte», avrebbe detto subito agli operatori.


Il ritrovamento e le indagini per svelare il movente

Una volta giunte in zona, le forze dell’ordine hanno seguito le tracce di sangue fino a ritrovare il carrello indicato accanto ad alcuni cassonetti in via Stefano Borgia, ad un centinaio di metri dal palazzo. Sul corpo della ragazza, che era chiuso in un sacco nero, sono state trovate ferite provocate da numerose coltellate. Mentre il giovane si trova sotto interrogatorio, gli agenti del commissariato Primavalle e della Mobile stanno facendo accertamenti in tutta la zona insieme alla polizia scientifica. Le indagini includono anche l’acquisizione delle immagini delle videocamere di sorveglianza della zona ed interrogatori di tutti i condomini e potenziali testimoni. Secondo una prima ricostruzione, che deve ancora essere vagliata, il giovane avrebbe in un primo momento tentato di gettare tra i rifiuti il cadavere della vittima, senza riuscirci. Il corpo, dunque, sarebbe stato lasciato nel carrello vicino al muro di cinta di un parco, poco distante dai cassonetti. S’ignora al momento il movente dell’omicidio, così come la natura della relazione tra i due ragazzi. L’omicidio risalirebbe a diverse ore prima, ma non si esclude che la morte della ragazza possa risalire anche a giorni prima: sarà l’autopsia a stabilirlo.


Quartiere sotto choc

I residenti del quartiere sono sotto choc, ancora increduli per quanto accaduto. «Michelle era una ragazza intelligente, un po’ agitata, ma qui in questo quartiere difficile è normale», ha detto all’Adnkronos un compagno di Michelle. «Andavamo insieme al liceo psicopedagogico Gassman, qui dietro». Dai balconi degli edifici popolari in tanti si sono affacciati assistendo ai rilievi della scientifica, tra
i palazzi e un parco comunale, mentre altri residenti sono scesi in strada formando capannelli. «Sono tanti anni che abito qua, mai successa una cosa del genere», hanno detto diversi abitanti della zona all’Ansa, che ricorda come la drammatica vicenda ricordi un altro fatto di cronaca accaduto a Ferragosto sei anni fa, quando in un cassonetto in via Maresciallo Pilsudsky vennero trovate le gambe della giovane Nicoletta Diotallevi legate con del nastro da pacchi: uccisa come poi accertato dal fratello ai Parioli.

Leggi anche: