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Il piano per “oscurare” il Sole e aiutare il clima che piace alla Casa Bianca: in cosa consiste

04 Luglio 2023 - 12:34 Antonio Di Noto
Creando delle nuvole di gesso, zolfo e acqua, dovrebbe essere possibile riflettere nello Spazio parte dei raggi del sole, limitando il riscaldamento globale

L’obiettivo della geoingegneria solare è rendere la luce del Sole che raggiunge la Terra meno forte. Una pratica che ha le sue controversie ma che potrebbe offrire un grande aiuto nella mitigazione del riscaldamento globale, riducendo la quantità di energia che ogni giorno arriva sul pianeta. A portare avanti la sperimentazione è un fondo finanziato anche da Bill Gates, con l’attenzione puntata della Casa Bianca che sulla questione ha stilato un rapporto pubblicato lo scorso 30 giungo con l’obiettivo di valutare vantaggi e svantaggi, riporta Politico. Il sistema funziona alterando la composizione dell’atmosfera in maniera che questa sia più riflettente e rispedisca parte dei raggi solari indietro nello Spazio.

Come funziona la geoingegneria solare

Quando il cielo è nuvoloso, al suolo è più fresco. E se le nuvole non si formano naturalmente, possono essere create artificialmente, hanno pensato gli scienziati. Nonostante il metodo sia divisivo. Lo studio di Harvard va avanti dal 2012 e nel 2017 è arrivato il finanziamento del magnate di Microsoft. Quello che finora era mancato era il supporto politico. L’esperimento chiama SCoPEx (Stratospheric Controlled Perturbation Experiment, Esperimento sulla perturbazione controllata stratosferica). In questo caso, il piano è una tecnica chiamata Stratospheric Aerosol Injection (Iniezione di Aerosol Stratosferico). La soluzione da diffondere nella stratosfera, il secondo dei cinque strati dell’atmosfera terrestre, quello che inizia a 15 chilometri dal suolo e si estende per altri 35, è composta di acqua, gesso, e particelle di zolfo da spuzzare in alta quota. Così facendo si dovrebbero formare delle nuove che riflettono i raggi del sole.

Le stime e gli effetti collaterali

Al momento non si sa quali potrebbero essere gli effetti collaterali del progetto, che comunque – fanno notare da Harvard – rilascerà molto meno materiale delle migliaia di aerei che ogni giorni solcano i cieli del mondo. Oltre a scoprire se questa forma di geoingegneria può effettivamente funzionare, anche alla luce del fatto che intorno al sistema si sono sviluppate nel tempo moltissime paure e teorie del complotto che si basano quasi sempre su fatti non verificati e spesso falsi. Tuttavia, adesso anche Washington è salita a bordo, la geoingegneria solare «offre la possibilità di raffreddare il pianeta in modo significativo su una scala temporale di pochi anni», si legge nel documento della Casa Bianca. Nel frattempo, l’Europa resta a guardare, ma con curiosità. L’intenzione è quella di aprire un dibattito internazionale sul tema «per valutare in modo esaustivo i rischi e le incertezze degli interventi sul clima, compresa la modifica della radiazione solare».

Aggiornamento: Il titolo dell’articolo è stato modificato da «Il piano di Bill Gates per “oscurare” il Sole e aiutare il clima piace alla Casa Bianca: come funziona» a «Il piano per “oscurare” il Sole e aiutare il clima che piace alla Casa Bianca: in cosa consiste» in quanto Bill Gates è solo finanziatore di un fondo che a sua volta ha finanziato uno studio.

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