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Quanto guadagnano gli influencer in Italia? Il giro d’affari potrebbe raggiungere i 348 milioni di euro entro la fine del 2023

06 Luglio 2023 - 17:29 Maria Pia Mazza
Continuano a diminuire i compensi per i contenuti pubblicati su Facebook, mentre continuano a crescere quelli su Instagram

Continuano a crescere, seppur in misura lievemente limitata, i compensi per gli influencer e dei content creator in Italia. È quanto emerge dall’ultimo report della società di strategia e comunicazione digitale DeRev, che ha aggiornato il “listino” dei compensi per gli influencer e content creator italiani sulle diverse piattaforme. Complessivamente i giri di affari degli influencer e i content creator italiani nel 2021 si attestavano intorno ai 280 milioni di euro, mentre nel 2022 sono saliti a 308 milioni di euro e, secondo le stime, alla fine del 2023 potrebbe raggiungere i 348 milioni di euro. Un aumento limitato, come spiegato dal Ceo di DaRev Roberto Esposito, che spiega che nel 2023 si nota «un rallentamento del mercato italiano rispetto a quello internazionale, che dovrebbe crescere il doppio: si tratta di una conseguenza della revisione da parte delle aziende degli investimenti in marketing, che in Italia – e in Europa, in
generale – è più accentuata che negli Stati Uniti».

Non conta solo numero di follower, ma anche l’engagement rate

In ambito di influencer marketing però, da tenere sempre in conto, non c’è solo il numero di follower, ma anche l’engagement rate, ossia la percentuale di interazioni (tra cui mi piace, commenti, condivisioni) con il contenuto pubblicato. Il parametro deve superare determinate soglie per diventare, di fatto, un contenuto da cui ricavare un compenso. Ma non solo. Da tenere in considerazione anche l’eventuale presenza di bot o di account fake e il livello qualitativo dei follower che rischia di peggiorare lo standing e la credibilità dell’influencer o del content creator e di conseguenza anche la possibilità di essere pagati per il contenuto creato e pubblicato.

I settori e temi più performanti

A restare pressoché invariati rispetto alle precedenti rilevazioni sono anche i settori e i temi più performanti in termini di interazioni e follower. A trainare il mercato resta fisso il settore Fashion & Beauty (passato dal 15% del 2022 al 25% del 2023), mentre aumentano i brand che investono negli influencer del settore Gaming (12,9%) e diminuiscono, di poco, quelli nel settore Travel & Lifestyle (12,5%), così come risulta in flessione il settore salute e benessere (passato dal 13% al 6,8%), mentre sale il settore Sport (passato dal 4% al 12%).

Le differenziazione di crescita dei compensi tra gli influencer sulle varie piattaforme

Secondo la rilevazione continuano a calare i compensi medi per i contenuti pubblicati su Facebook, che diminuiscono del 13,6%, dopo il crollo del -35% registratosi nel 2022 rispetto al 2021. I compensi per i contenuti pubblicati su Instagram continuano a crescere in maniera contenuta (con una media del +8,6%), mentre restano pressoché stabili i ricavi dei contenuti pubblicati su YouTube. A scendere, in media, anche i compensi per i contenuti pubblicati dagli influencer su TikTok. Sono però necessari dei distinguo. Come spiegato da Esposito, «se il caso di Facebook è omogeneo e chiaro con una progressiva scomparsa dei creator che riflette l’andamento negativo della piattaforma, su Instagram e TikTok occorre fare dei distinguo: nel primo caso, la crescita maggiore dei compensi (+14,4%) è per chi ha fino a 300mila follower e molto meno per i mega influencer (+1,8%) con una community superiore al milione».

Il caso della community di TikTok

Questa differenza, spiega ancora Esposito, è dovuta al fatto che «gli utenti si sono stancati di celebrity lontanissime e prediligono creator che gli parlano in modo autentico di temi sostanziali e coincidenti con i loro reali interessi». TikTok, invece, presenta uno schema contrario. «Crescono molto (+10,5%) i compensi di chi ha tra 300mila e un milione di follower, e calano quelli dei più piccoli. La responsabilità è di un algoritmo acerbo, che consente a molti e facilmente di ampliare la community ed emergere, con il risultato che i brand considerano affidabili soltanto i creator con un numero di follower consolidato e alto. È come dire che su TikTok si è alzata l’asticella per ottenere il patentino da influencer».

I compensi degli influencer in Italia nel 2023

Foto in copertina di Georgia de Lotz su Unsplash

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