In Evidenza Governo MeloniIsraeleBruno Vespa
ATTUALITÀLombardiaMatrimoniMilanoSilvio BerlusconiTestamentiVeronica Lario

Veronica Lario e il divorzio da Berlusconi tre anni dopo il testamento del 2006: «Non ne sapevo niente fino a due giorni fa»

07 Luglio 2023 - 17:08 Maria Pia Mazza
veronica lario silvio berlusconi
veronica lario silvio berlusconi
L'ex moglie del Cav: «Le ragioni del divorzio non sono mai state legate a presunte volontà testamentarie di cui sono venuta a conoscenza in queste ore attraverso la lettura dei giornali»

Veronica Lario non era a conoscenza del testamento redatto da Silvio Berlusconi nell’ottobre 2006. Lario ha fatto sapere in una nota di non essere a conoscenza delle volontà espresse dall’ex marito «fino a due giorni fa», giorno in cui presso lo studio del notaio Arrigo Roveda è stato aperto il terzo e ultimo testamento del Cav. Una precisazione che arriva a seguito di un articolo di Repubblica, sottolineando che l’annuncio del divorzio del 2009 tra i due non è dovuto al testamento in questione. «Smentisco categoricamente quanto affermato da Repubblica di oggi che ipotizza una correlazione fra la volontà testamentaria di Silvio Berlusconi dell’ottobre 2006 e la lettera con la quale nel maggio del 2009 presi le distanze dai comportamenti del mio ex marito – fa sapere Lario in una nota ufficiale -. Non ero assolutamente a conoscenza allora del testamento olografo registrato dal notaio Arrigo Roveda nell’ottobre 2006, cosi come non ne ero a conoscenza fino a due giorni fa». E l’ex moglie di Silvio Berlusconi conclude: «Le ragioni del divorzio non sono mai state legate a presunte volontà testamentarie di cui, ribadisco, sono venuta a conoscenza in queste ore attraverso la lettura dei giornali».

Cosa prevedeva il testamento del 2006

Il primo testamento di Silvio Berlusconi depositato nello studio del notaio Arrigo Roveda risale al 2 ottobre 2006. Nello specifico, riguarda la destinazione della parte di eredità disponibile,che viene lasciata in parti uguali ai figli Marina e Pier Silvio, nati dal matrimonio del Cav con la prima moglie Carla Elvira Dall’Oglio, mentre la parte rimanente viene divisa in parti uguali tra tutti e 5 figli. Sostanzialmente, la decisione di affidare la maggioranza di Fininvest a Marina e Pier Silvio Berlusconi era già stata presa nel 2006. Nel primo testamento, scritto su carta intestata Villa San Martino, il Cav aveva scritto a mano: «Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi».

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti