Roma, a Centocelle ladri bersagliano il nido derubato ben otto volte in un mese. Ma l’allarme scatta poche ore dopo la chiusura: i genitori circondano la struttura
Ore 17,30. Suona l’allarme al nido di Centocelle l’Albero Azzurro, colpito da otto furti nell’arco di nemmeno un mese. I genitori, che alla chiusura hanno portato i piccoli a giocare all’area giochi del antistante Madre Teresa di Calcutta non ci stanno. Decidono di circondare l’edificio e non far uscire chi si è introdotto dentro. «Hanno sfondato la porta dal giardino di una delle sezioni», denuncia una mamma, presente sul posto. Nel mentre vengono allertati i carabinieri che sono arrivati con una pattuglia. Ma purtroppo i responsabili sono scappati nel giro di pochi minuti. In compenso, dato il clamore sollevato, sarà posta sotto maggiore sorveglianza l’area: a partire da stasera, sia da polizia, che municipale e carabinieri.
L’emergenza di Centocelle e il sistema di allarme non ancora collegato al numero di emergenza
C’è un’intera zona di Roma, il quadrante est, dove le scuole sono costantemente sotto l’attacco di ladri e vandali, con dieci episodi ogni settimana secondo le denunce del V municipio. L’esasperazione è talmente alta che all’Albero Azzurro si è pensato a una notte bianca all’asilo, con l’assessora e i genitori a fare l’alba per presidiare ma anche per accendere un faro su quella che di fatto sta diventando un’emergenza sicurezza nel riquadro tra la Prenestina, viale Palmiro Togliatti e piazza dei Mirti. «Non è una zona semplice», dice all’ANSA l’assessora alla Scuola del V Municipio Cecilia Fannunza. Perché «in quei due chilometri di Togliatti c’è tutta la mercificazione possibile dell’essere umano: lavoro nero la mattina, spaccio, prostituzione». «Ho tutte le denunce, le ho mostrate ai genitori», ha dichiarato Fannunza all’Ansa. «Io ho scritto a tutti: Prefettura, Comune, carabinieri. All’istituto Sesami hanno rubato dei computer, al Pezzani quaranta pc. Io l’ho spiegato ai genitori: come Municipio quanto di nostra competenza noi lo facciamo: ho chiesto più pattuglie, più presidi. A me dispiace, io non voglio fare lo scaricabarile, ma è una questione di ordine pubblico e sicurezza urbana». Sia Fannunza che il presidente del Municipio Caliste chiedono il collegamento di tutte le scuole al Numero unico dell’emergenza. Ma per collegarsi al Nue serve un protocollo tra la Regione, la Prefettura e il Comune. Manca solo il passaggio formale della firma per l’avvio del piano.