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Jorit e la bambina del murales di Mariupol uguale a una bimba australiana. Parla la fotografa: «Non ho dato alcun utilizzo alla mia immagine»

15 Luglio 2023 - 17:53 Stefania Carboni
L'artista Helen Whittle denuncia l'utilizzo improprio di un suo scatto del 2018

Lunghe trecce bionde, maglietta bianca a collo alto, lacrime che rigano il viso triste. La bambina ritratta nel discusso murale di Jorit a Mariupol non sarebbe ucraina. Lo street artist napoletano aveva dichiarato in un’intervista a GiornaleRadio che la bimba, viva, era «del Donbass e che a Mariupol ha vissuto i suoi primi anni immersa nella guerra». L’opera però somiglia molto, per non dire che è praticamente uguale, a una foto del 2018 della fotografa Helen Whittle, in cui è ritratta la figlia dell’artista australiana.

La fotografia di Helen Whittle

Negli occhi della ragazzina Jorit ha ripreso i colori della bandiera russa circondata da due missili con la scritta NATO. Una scelta precisa di campo, per l’artista campano che recentemente ha detto la sua sul conflitto in Ucraina, dichiarando che nel Donbass «non c’è nessuno da liberare» e che la gente del posto «lotta da 8 anni per liberarsi da un regime, quello di Kiev, che di democratico oramai non aveva più niente». Whittle, informata da alcune segnalazioni sui social, ha precisato che non è mai stata contattata da Jorit e che non ha quindi autorizzato nessuno alla riproduzione dell’immagine. Non solo, la fotografa prende le distanze dalle opinioni sul conflitto ucraino dell’artista napoletano.

Lo street artist ha risposto alle accuse sabato pomeriggio in una storia su Instagram, in cui ha mostrato la foto della bambina del Donbass, chiamandola Nastia. Peccato che l’immagine di Nastia, esposta a Mosca, sia differente dall’ultima opera fatta. In questo scatto, ha spiegato Jorit, la bambina aveva sei anni. Non solo, Jorit finora non ha mostrato la foto originale da cui avrebbe preso ispirazione per realizzare il murales. Farlo potrebbe metter fine a ogni iliazione, anche perché la posa, l’acconciatura e lo sguardo, le somiglianze con l’opera di Whittle restano altissime.

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