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Serie B in stallo, prossima stagione nelle mani del Tar: dopo il Lecco, anche la Reggina annuncia ricorso

I calabresi già esclusi da Covisoc e Figc, avevano chiuso il campionato al settimo posto con 50 punti. A fermarli i debiti con l'Erario e le scadenze che per la Federcalcio non sarebbero state rispettate

Il prossimo campionato di Serie B finisce nelle mani della giustizia sportiva, dopo la sentenza clamorosa del Collegio di garanzia del Coni che ha escluso il Lecco, promosso dopo la vittoria ai playoff di Serie C, e la Reggina, che si è vista respingere il ricorso per restare in B, dopo aver chiuso l’ultima stagione perdendo il primo turno dei playoff. La richiesta di iscrizione in B dei calabresi era stata respinta per motivi economici, dopo che il Consiglio federale aveva recepito la sentenza del Covisoc. Alla Reggina erano infatti contestati mancati pagamenti all’Erario per 757mila euro che scadevano il 12 luglio, ma che secondo la Figc dovevano essere regolarizzati entro e non oltre il 20 giugno. La società amaranto, dopo la sentenza dell’ultimo grado della giustizia sportiva, ha deciso di fare ricorso al Tar, come il Lecco: «Ribadiamo la convinzione di essere nel pieno diritto sancito dalla giustizia dello stato a essere ammessi al torneo che abbiamo conquistato sul campo e con il rispetto delle norme». La Reggina aveva chiuso il campionato al settimo posto con 50 punti: «In coerenza con il percorso sin qui portato avanti proseguiremo nell’iter giudiziario, fiducioso che l’esito finale di questa rivendicazione di giustizia renderà onore all’impegno sin qui dimostrato dalla Società e dai tifosi che in queste ore ci stanno sostenendo».

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