Nuovo show del patron del Lecco, l’attacco in Tv contro Galliani: «Lo pensavo di parola, alla fine è stato un uomo di…» – Il video

Lo sfogo a Sportitalia del presidente del club neopromosso in serie B, dopo la ricerca complicata di uno stadio in cui giocare che aveva interessato anche il Monza

Ora che il Consiglio federale Figc ha confermato la promozione del suo Lecco in serie B, per il presidente Paolo Di Nunno è tempo di togliersi un po’ di sassolini dalla scarpa. Sono stati giorni complicato per il patron lecchese, alle prese con la ricerca di uno stadio in cui giocare la prossima stagione dopo la vittoria della finale playoff di serie C, in attesa che finiscano i lavori di adeguamento del Rigamonti-Ceppi di Lecco. Ed è stata proprio quella ricerche ha portato i rapporti tra Di Nunno e Adriano Galliani a livelli bassissimi. A Sportitalia, Di Nunno intervistato da Michele Criscitiello, ha raccontato tutta la trafila burocratica affrontata, secondo lui per un equivoco: «Solo un piccolo errore perché il prefetto non stava bene e abbiamo avuto un ritardo di un giorno alla prefettura. Io ho fatto tutto quanto era dovuto, dando subito anche la fideiussione. La Lega vede i soldi ed è a posto, poi si sistema tutto». Il sospetto sollevato da Criscitiello è che qualcuno non lo volesse nel «salotto buono del calcio», magari perché potrebbe stare antipatico a qualcuno: «Non penso sia per antipatia. Sono un personaggio, forse io dò fastidio, darà fastidio a qualcuno quando ci vedremo. Qualcuno che ha detto che era un uomo di parola, qualcuno che poi all’ultimo è stato un uomo di… da buttar via per me. Mi dispiace che è diventato anche senatore». Il riferimento neanche troppo velato è al presidente del Monza, Adriano Galliani, già senatore di Forza Italia tra il 2018 e il 2022, che Di Nunno aveva contattato per sondare la disponibilità dello stadio monzese prima della finale playoff contro il Foggia. Secondo la ricostruzione del presidente del Lecco, Galliani gli aveva detto: «Pensa a vincere che poi ne parliamo…». Di Nunno però ora è amareggiato: «Io ho vinto, ma lui non vuole più parlare, manda l’avvocato al suo posto». Alla fine il Lecco giocherà le sue gare casalinghe a Padova.


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