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Lecco fuori dalla B, campionato verso il caos. L’ad Di Nunno: «Faremo ricorso al Tar, ma l’onestà non è premiata»

Da giorni il club lombardo era impegnato sul mercato per rinforzare la squadra in vista del prossimo campionato. Ma ora tutto si complica e i tempi della giustizia amministrativa rischiano di scontrarsi con quelli del calendario, già fissato

«Siamo in Italia, un paese dove succede di tutto e dove chi ha più forza vince» dice il presidente del Lecco Paolo Di Nunno, dopo la sentenza del Collegio di garanzia del Coni che ha escluso la squadra lombarda dal prossimo campionato di Serie B. Intervistato da Tuttomercatoweb, Di Nunno rivendica: «Ma io la forza ho dimostrato di averla in campo, io la Serie B l’ho conquistata lì, e voglio vedere chi adesso mi dice che questo torneo non possono farlo: come si può fare una cosa del genere?».Da giorni il Lecco aveva messo a segno anche i primi colpi di mercato, con il tempo che già giocava a suo sfavore per il nodo stadio che ha dato la conferma della serie cadetta solo nei primi giorni di luglio. «Questo ci complica anche il mercato», ammette il dirigente che già mette in conto nervosismo nello spogliatoio per i nuovi acquisiti e le inevitabili rinunce per le trattative In corso. Di certo Di Nunno non si dà per vinto: «Noi ricorreremo in tutti i gradi di giudizio, ma il TAR è fissato al 2 agosto, viene difficile anche contrattualizzare altri calciatori. Ma tanto qui comandano i soliti, e l’onestà non è premiata, non è quella che comanda. Noi, se non vinciamo i successivi gradi di giudizio, siamo condannati alla Serie D, ma a quel punto dirò io basta, per me il calcio chiuderà».


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