«Mangia le vongole? Allora noi mangiamo lui»: così il granchio blu è finito in padella alla Festa dell’Unità

L’assessora Cillani: «Un’azione eccezionale, anche se impegnativo da mangiare»

L’amministrazione comunale di Argenta, in provincia di Ferrara, ha deciso di portare in tavola alla festa dell’Unità un granchio blu, una specie aliena priva di predatori che sta creando un problema non indifferente da diversi mesi: si sta mangiando tutte le vongole. L’assessora del luogo Giulia Cillani ha trovato l’inaspettata iniziativa «eccezionale», ma «l’unico problema è che è stato un po’ impegnativo da mangiare, perché non avevamo le posate giuste». Un vero e proprio killer delle vongole che sta mettendo in difficoltà decine di cooperative che operano nell’ampia laguna della Sacca di Goro. Come evidenzia Repubblica, infatti, qui sono presenti «1200 ettari» destinati all’allevamento della vongola verace. Si parla di uno spazio che dà lavoro a oltre «1600 dipendenti». Da sempre un volano per l’economia, ora messo in pericolo dalla proliferazione del cosiddetto granchio blu che sta impattando pesantemente sull’intero habitat marino.


Un cibo del futuro?

Da qui l’idea di chi ha deciso di portarlo alla festa dell’Unità per lanciare un messaggio: tu mangi le nostre vongole, noi mangiato te. Intanto, c’è chi inizia a pensare che forse una strada percorribile potrebbe proprio essere quella culinaria. Il noto chef Alessandro Borghese, ad esempio, lo usa già da tempo per fare i «crab-cake, ovvero dei tortini che vanno molto nel Maryland, o come crostaceo da aggiungere alle zuppe di pesce». Potrebbe così aggiungersi ai tanti cibi del futuro che si ipotizza possano finire sulle nostre tavole.


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