La foto di Diletta Leotta con Ryan Friedkin non poteva essere pubblicata: la multa del Garante della Privacy

Per il giudice gli scatti dimostrano una violazione dei principi di correttezza e trasparenza

Le foto con il drone a Diletta Leotta costano 40 mila euro al settimanale Oggi. Non potevano essere pubblicate, secondo il Garante della Privacy. Perché ritraggono, all’insaputa della protagonista, «momenti di vita privata svoltisi in alcuni ambienti del suo appartamento sito a un’altezza (quarto piano) idoneo, in quanto tale, a far presumere un certo riserbo rispetto allo sguardo di chi si trovi a transitare sul piano strada». E dimostrano «un uso non corretto di ’tecniche invasive’ e quindi una raccolta di dati personali, anche strettamente privati, in violazione dei principi generali di correttezza e trasparenza». La vicenda, raccontata dal Quotidiano Nazionale, comincia quando esce la foto della conduttrice con Ryan Friedkin, figlio del proprietario della A.S. Roma Dan. Qualche giorno dopo lei è costretta a precisare che l’incontro era avvenuto il 20 dicembre 2020. Quando era single: «A 29 anni, se sei single, un limone te lo puoi anche concedere». Il 9 luglio 2021 Leotta ha inviato una segnalazione al Garante lamentando la violazione della sua riservatezza. Gli avvocati del settimanale hanno risposto che il fotografo aveva usato un obiettivo normale. Leotta ha ribattuto che lo scatto era stato scelto apposta per «indurre il pubblico a ritenere che fosse in atto un tradimento». E l’Authority le ha dato ragione, sottolineando che l’interesse pubblico di un’informazione giornalistica non può «giustificare la compressione del diritto al rispetto della vita privata» di una persona, «pur se personaggio pubblico».


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