Diletta Leotta, la molestia del prof di educazione fisica: «Mi toccò il sedere, poi raccontai a mio padre cosa mi disse e fu sospeso»

La conduttrice di DAZN, prossima al parto in agosto, racconta delle critiche e dei pregiudizi che subisce sui social, anche dalle donne e degli episodi in adolescenza che tutt’ora si trova a subire

In un’intervista alla rivista Grazia, DAZN Diletta Leotta ha raccontato di un grave episodio accadutole durante la scuola, quando era ancora una ragazzina e il suo professore di ginnastica l’ha molestata. La conduttrice di DAZN ricorda quell’episodio: «Ho avuto una sola brutta esperienza, quando ero adolescente. Il professore di ginnastica, quello che ci faceva mettere i leggings, una volta mi ha dato uno schiaffo sul sedere, e ha detto qualcosa tipo: “Mi fai inzuppare il biscotto?”». All’epoca Leotta spiega che era troppo piccola per avere gli strumenti sufficienti a capire cosa fosse successo: «Non sapevo cosa volesse dire, non l’avevo capito. Sono tornata a casa e l’ho subito riferito a mio padre, che è avvocato. Quel professore è stato subito sospeso e mandato via dall’istituto».


La conduttrice ha poi commentato le diverse critiche e i pregiudizi che spesso riceve dalle donne. Atteggiamenti che la accompagnano sin dall’adolescenza: «In seconda o terza liceo una professoressa mi fece una nota sul registro, perché distraevo la classe. Avevo i leggings e la felpa, cosa che tra l’altro era obbligatorio, perché quel giorno avevamo educazione fisica». Da allora gli attacchi sono aumentati, soprattutto con i social dove le cattiverie sono all’ordine del giorno e Leotta non ne trova una spiegazione: «Proprio non lo so, vorrei chiederlo a loro e anzi mi aiuti lei a capirlo – dice rivolgendosi a Camilla Baresani che l’ha intervistata – Forse, nel caso della giornalista Paola Ferrarti che più volete mi ha attaccata, è dovuto al fatto che non ci siamo mai incontrate. Magari, se mi conoscesse, direbbe: “Scusate, ho sbagliato”». A proposito dei commenti e di quel che si sente ancora dire a proposito del suo aspetto fisico, Leotta aggiunge: «A volte ho provato imbarazzo a sentirmi tutti gli occhi addosso, sguardi fastidiosi, viscidi, oppure cori volgari allo stadio, che per fortuna ora sono cessati».


Leggi anche: