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La lite tra J-ax e Paolo Meneguzzi diventa una canzone (con insulto nel titolo): «È beneficenza estiva» – Il video

28 Luglio 2023 - 15:44 Redazione
Dopo la lite via social, il rapper scrive un pezzo (duro) contro il cantante: «Con una story ti ho ridato la vita»

Nuovo capitolo dello scontro social tra J-Ax e Paolo Meneguzzi. Dopo il “dissing” dei giorni scorsi tra i due, il rapper degli Articolo 31 ha pubblicato su Instagram il singolo Invidia del Peneguzzi, dedicato senza mezzi termini al cantante di Verofalso. Nelle prime strofe del brano, J-Ax spiega di voler mettere «questa cosa in prospettiva: non è dissing, è beneficenza estiva». Al centro della querelle musicale il pop contemporaneo, svilito nei contenuti secondo quanto dichiarato da Meneguzzi nell’intervista a MowMag. Come esempio, veniva citato il tormentone estivo di Fedez, J-Ax e Annalisa Disco Paradise. Alle critiche, il rapper aveva risposto con una serie di storie Instagram in cui sottolineava come non ci fosse «niente di più triste dei cantanti falliti che danno la colpa al “pubblico che oggi non capisce più un c…o”». Ora, l’attacco in musica: «Con una story del cazzo ti ho ridato la vita, sapendo bene come sarebbe finita». E poi ancora: «Sali sulla barca e poi t’attacchi al c***o come prima. Salmo e Luché che sfida epica, a me tocca Meneguzzi è una vita che la sfiga mi perseguita», canta J-ax, riferendosi al botta e risposta a distanza Salmo e Luché. Ma non solo: all’accusa di Meneguzzi di «credere alle canne», J-x risponde così: «Io parlo di cannoni, tu come Giorgia Meloni». Ma lo scontro continua anche sui successi dell’uno e dell’altro: «Io ho detto che gli streaming sono meglio di quando il tuo produttore faceva giochini da gioppini e si comprava i tuoi dischi truccando la classifica Fimi». Poi il guanto di sfida: «Adesso non fare il piangina: “io non sono un rapper, non posso rispondere”, se sei così bravo, piglia la penna e scrivi un pezzo tipo L’Avvelenata. La prossima volta togliti il mio nome dalla tua c***o di bocca e stai tranquillo che io ti lascio stare. Adios Pablo».

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