Si applica sui bilanci 2022 e 2023. Ecco come è stata formulata la proposta
Il prelievo sugli extraprofitti delle banche, secondo quanto si apprende da fonti di governo, dovrebbe portare alle casse dello Stato più di due miliardi. La misura è stata approvata a sorpresa in serata dal Consiglio dei ministri e inserita all’interno del decreto asset. «L’innalzamento dei tassi della Bce – ha detto il ministro Salvini – ha portato ad un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese. Non c’è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori. Quindi in questo gap si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche. Non entriamo nel merito delle cifre, ma basta guardare gli utili del primo semestre 2023 delle banche per capire che non stiamo parlando di qualche manciata di milioni, ma si può ipotizzare di alcuni miliardi».
Di cosa si tratta
La tassa sugli extraprofitti bancari varranno sui bilanci 2022 e 2023. Il Prelievo del 40% scatterà se il margine di interesse registrato nel 2022 «eccede per almeno il 3%» il valore dell’esercizio 2021. Percentuale che sale al 6% confrontando il 2023 col 2022. L’imposta straordinaria, prevede ancora la norma, è versata entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2024. I soggetti che in base a disposizioni di legge approvano il bilancio oltre il termine di quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio effettuano il versamento entro il mese successivo a quello di approvazione del bilancio. Per i soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare, se il termine di cui ai primi due periodi scade nell’anno 2023, il versamento è effettuato nel 2024 e, comunque, entro il 31 gennaio.
Dall’aumento delle licenze taxi fino al 20% alla lotta al granchio blu, ecco cosa si è deciso nel decreto Asset. Incluso il prelievo sugli extraprofitti delle banche
L’ordine del giorno era fittissimo, il bancone dietro al quale i ministri siedono in sala stampa lo è altrettanto. Dopo quasi tre ore, si è concluso l’ultimo Consiglio dei ministri prima delle ferie di agosto. Approvate le norme più disparate: dalla giustizia alle deroghe per superare il tetto di 240 mila euro di stipendio nella società per il Ponte sullo Stretto, dall’aumento di licenze per i taxi alle misure per contrastare la diffusione del granchio blu. A spiegare i provvedimenti appena approvati a Palazzo Chigi, lunedì 7 agosto, ci sono il vicepremier Matteo Salvini e i ministri Giancarlo Giorgetti, Francesco Lollobrigida, Carlo Nordio, Orazio Schillaci e Adolfo Urso. Prima ancora che la conferenza stampa iniziasse, le indiscrezioni sul decreto Asset hanno causato già le prime polemiche. I sindacati dei tassisti si erano detti «pronti allo sciopero», Assaereo ha parlato di «misure punitive», Riccardo Magi, di +Europa, ribattezza il testo come «decreto nullibus». Ma lo scopo del governo meloni era disinnescare ogni fuoco di protesta. Via libera anche al Dpcm per la spending review da 1,5 miliardi in tre anni prevista dal Def (300 milioni per il 2024, 500 milioni per il 2025 e 700 milioni dal 2026). A quanto si apprende, il decreto ha stabilito la ripartizione tra i ministeri, che potranno proporre gli interventi da adottare già con la prossima legge di bilancio. Le proposte di risparmio, che dovranno essere trasmesse entro il 10 settembre, non potranno riguardare le spese per i progetti del Pnrr né quelle per Transizione 4.0 e per la ricostruzione a seguito di calamità naturali. Tra le novità il prelievo sugli extraprofitti delle banche che, secondo quanto si apprende da fonti di governo, dovrebbe portare alle casse dello Stato più di due miliardi. La misura è stata approvata a sorpresa in serata dal Consiglio dei ministri.
Decreto Omnibus, cosa cambia per i taxi
Con i taxi il governo ha provato a venir incontro ai sindacati. Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha stabilito che le città metropolitane, i capoluoghi e i comuni sede di aeroporti internazionali possono bandire il concorso straordinario, sino a un incremento del 20% rispetto alle licenze esistenti, aperto a nuovi operatori, con una procedura più celere, certa e semplificata, rispetto all’assetto normativo previgente. Esclusa l’ipotesi di cumulabilità delle licenze definitive, punto fortemente voluto dalle categorie. «Con questo pacchetto di misure per i taxi pensiamo di aver dato una prima risposta immediata. Inizia percorso parlamentare ci saranno altri confronti, oltre a quelli con operatori del settore e Comuni. Ma nel percorso parlamentare il provvedimento potrà essere ulteriormente implementato, ma già è risposta significativa a un’emergenza che durava da troppo tempo», ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Le norme principali del decreto Asset
Tra le misure chiave del decreto simbolo di questo Consiglio dei ministri, c’è la deroga al tetto dei compensi di 240 mila per gli esperti che lavoreranno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, norma fortemente richiesta da Salvini. Il testo cosiddetto omnibus del decreto Asset prevede, poi, 700 milioni di euro per lo sviluppo del settore della microelettronica, di cui buona parte andrà alla ricerca sui semiconduttori. Contro il caro voli, il testo introduce il divieto di ricorrere alla fissazione dinamiche delle tariffe aeree quando si verificano le seguenti condizioni: ricoprono rotte nazionali di collegamento con le isole, avvengono o durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale, il prezzo aumenta del 200% rispetto alla tariffa media del volo. In sintesi, il governo individua nell’algoritmo che regola le prenotazioni una «pratica commerciale scorretta». Ancora, l’esecutivo sceglie di rafforzare lo strumento del golden power nei campi di «intelligenza artificiale, macchinari per la produzione di semiconduttori, cybersicurezza, tecnologie aerospaziali, stoccaggio dell’energia quantistica e nucleare». Come detto, viene disposto un incremento delle licenze di taxi fino al 20%, tramite concorso straordinario, nelle città metropolitane, nei capoluoghi e nei Comuni sede di aeroporti internazionali. Sullo stesso fronte, vengono sburocratizzati il sistema della cosiddetta doppia licenza e la facoltà di emettere licenze temporanee in occasione di eventi straordinari. Infine, il decreto Asset prevede lo stanziamento di risorse per le vigne colpite dalla peronospera e per il contrasto all’invasione del granchio blu.
Le altre misure
Il Consiglio dei ministri dà il via libera anche a una speciale norma riguardante la metropolitana di Roma, con l’auspicio di velocizzare l’espletamento dei lavori. Sono estesi i poteri del Commissario straordinario alla realizzazione di tutti gli interventi su linee metropolitane connessi al Giubileo 2025: il ministero delle Infrastrutture accoglie così una richiesta del sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri. Ancora, i membri dell’esecutivo riuniti a Palazzo Chigi approvano un vasto decreto inerente alla giustizia, che contiene anche inedite disposizioni sul tema degli incendi: crescono le pene per i piromani, con l’innalzamento da quattro a sei anni di reclusione per l’ipotesi di incendio doloso, da uno a due anni per l’ipotesi di incendio colposo. E poi c’è la possibilità di destinare l’8×1000 contro le tossicodipendenze. Ancora, la riorganizzazione di tre ministeri: Agricoltura, Ambiente e Cultura. Cambiata anche l’organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del ministero dell’Interno. Cancellate, infine, alcune norme restrittive per limitare il contagio da Coronavirus. Mentre si attende l’inizio della conferenza stampa, il vicepremier Antonio Tajani esulta per l’approvazione del decreto Asset, nello specifico per la norma riguardante la continuità territoriale che dovrebbe essere garantita dalle compagnie aeree: «Il governo lavora contro ogni pratica commerciale scorretta che penalizzi la Sardegna e la Sicilia. Per questo oggi in Cdm abbiamo approvato misure contro il caro voli da e verso le Isole. Un percorso iniziato dal presidente Renato Schifani, anche per salvaguardare la stagione turistica».