Dallo stop al caro-voli all’aumento dei taxi fino alla caccia al granchio blu: cosa c’è nel decreto omnibus atteso oggi in Cdm

La bozza è attesa oggi all’ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva

All’ultimo Consiglio dei ministri di oggi, 7 agosto, prima della pausa estiva, è atteso il decreto legge Asset e investimenti, un provvedimento omnibus che dovrebbe contenere una ventina di articoli su diverse tematiche. Dalla regolamentazione del caro voli, la sicurezza delle strade, la ricostruzione dei ponti e dei viadotti dopo i recenti alluvioni, fino all’aumento dell’offerta del servizio taxi. Oltre alla caccia al granchio blu, interventi sul caro materiali e la stretta sui piromani. In questi giorni, il decreto ha fatto molto discutere, soprattuto per la circolata ipotesi di cancellare il tetto di 240mila euro per gli stipendi di amministratori, titolari, componenti degli organi di controllo, dirigenti e dipendenti pubblici della società incaricata di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina. Ma cosa cambierà con l’approvazione del decreto?


Stop al caro voli

Come ogni estate, la ricerca dei biglietti aerei diventa un ostacolo per molti italiani. I prezzi sono soliti schizzare e spesso fanno da deterrente per nuove partenze e turismo. Così il governo ha deciso di intervenire e nella bozza del decreto omnibus prevede che le compagnie non potranno più usare l’algoritmo tradizionale per determinare le tariffe nei periodi di picco del traffico. Nel documento si legge, infatti, che «la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aree, modulata in relazione al tempo della prenotazione, è vietata se ricorrono congiuntamente le seguenti condizioni: è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole, avviene durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale; conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200 per cento superiore alla tariffa media del volo». Oltre al fatto che viene identificata come pratica commerciale «scorretta» il metodo di determinare i prezzi secondo logiche di profilazione degli utenti e del dispositivo usato dagli stessi.


Aumento taxi

L’obiettivo del governo è anche quello di aumentare il servizio taxi. Il decreto Asset e investimenti prevede di far crescere fino al 20% in più le licenze per i comuni capoluogo di Regione, quelli che sono sede di aeroporto internazionale attraverso un concorso internazionale che prevede l’uso di veicoli non inquinanti e le città metropolitane. Un aumento che dovrebbe realizzarsi grazie al rilascio da parte dei comuni di licenze di taxi aggiuntive temporanee della durata di 12 mesi – in via sperimentale – e prorogabili fino a un massimo di 2 anni per coloro che sono soggetti già titolari di licenze. Così facendo, l’obiettivo è quello di intervenire sui costi della concorrenza.

La stretta sui piromani e il fondo per la Sicilia

Diverse regioni d’Italia queste settimane sono state colpite da pesanti incendi, provocati e alimentati e da molteplici fattori: le alte temperature, le conseguenze del cambiamento climatico, ma anche l’attività di piromani. Quest’ultimo è un focus che compare nel decreto con un aumento di pena da 4 a 6 anni per chi causa incendi in boschi, selve o foreste. Se il rogo è, invece, di natura colposa, la pena minima passa da uno a due anni di reclusione. Per quanto riguarda la Sicilia, assediata da pesanti incendi per settimane, è stato istituito un fondo di 10 milioni di euro per il 2023 destinato agli operatori del settore turistico e ricettivo per il rimborso dei costi sostenuti a causa delle fiamme.

Dal caro-materiali ai piccoli comuni fino al granchio blu: le altre misure

Il decreto punta a intervenire anche sul caro-materiali, stanziando oltre un miliardo di euro di risorse per far fronte al problema. Inoltre la bozza del dl istituisce anche un fondo per gli investimenti nelle strade dei piccoli comuni che non superano i 10mila abitanti. Si parla di 50 milioni di euro in più da qui al 2025. Infine, il governo ha deciso di dichiarare ufficialmente guerra al granchio blu, una specie aliena priva di predatori che sta creando un problema non indifferente da diversi mesi: sta mangiando tutte le vongole. Arrivato nei nostri mari dalla sponda occidentale dell’Oceano Atlantico, ormai è stato avvistato in quasi tutte le regioni italiane. Così il governo ha deciso di accogliere il grido di allarme degli itticoltori con una norma che stanzia 2,9 milioni di euro per permettere alle imprese di catturare e smaltire gli esemplari del crostaceo blu.

La polemica sui decreti omnibus (che non piacciono a Mattarella)

L’Asset e investimenti atteso oggi in Cdm – convocato alle ore 17 – si aggiunge a numerosi decreti omnibus a cui il governo in carica spesso fa ricorso, inserendo norme che hanno poco o nulla a che fare con lo stesso decreto. Una pratica che ha portato Sergio Mattarella a strigliare, nei mesi scorsi, ai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana (Lega) e Ignazio La Russa (Fratelli d’ Italia), sollecitandoli a non ammettere emendamenti del tutto estranei alle materie dei provvedimenti urgenti. Come successo con il decreto bollette, in cui Mattarella si ritrovò di fronte a una serie di misure disomogenee con il decreto in questione, come quella che avrebbe impedito ai parlamentari l’ingresso nelle carceri senza preavviso.

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