Canale di Sicilia, scoperti tre grandi vulcani e il relitto di una nave

Alcuni campioni di roccia verranno analizzati nei prossimi mesi, così da poter individuare l’età e le caratteristiche del magma

Nel Canale di Sicilia un gruppo di ricercatori ha scoperto tre grandi vulcani sottomarini di almeno 6 chilometri di larghezza che si elevano per oltre 150 metri sul fondo mare. L’area marina del ritrovamento è tra Mazara del Vallo e Sciacca. Inoltre, è stato trovato il relitto di una nave lunga 100 metri e larga 17, posta a 110 metri di profondità sul Banco Senza Nome, a metà tra l’isola vulcanica di Linosa e la Sicilia. A coordinare l’operazione sono stati l’Università di Malta e l’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste. Alcuni campioni di roccia provenienti da lave e depositi piroclastici sono stati presi dai vari vulcani sottomarini e verranno analizzati nei prossimi mesi, così da poter individuare l’età e le caratteristiche del magma.


Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS / Foto delle rocce da analizzare

Lo scienziato: «I fondali marini sono ancora così sconosciuti»

«Queste informazioni saranno fondamentali per ricostruire la storia geologica di una delle regioni più complesse del Mediterraneo centrale», spiega l’esperta Giulia Matilde Ferrante, ricercatrice della Sezione di Geofisica dell’OGS che ha preso parte alla spedizione. «Qui a partire da circa 4-5 milioni di anni fa, si è sviluppato un sistema di profonde fosse legate a processi tettonici di tipo estensionale, che tecnicamente chiamiamo rift, che non hanno portato però alla formazione di crosta oceanica», aggiunge. Le fa eco il collega Jonathan Ford: «È incredibile scoprire ancora oggi nuovi elementi geologici in un mare, come il Mediterraneo, solcato da millenni da ogni tipo di imbarcazione. Questo – conclude – mostra in maniera evidente quanto siano ancora poco conosciuti i fondali marini, anche in prossimità delle coste».


Leggi anche: