Il ministero della Giustizia avvia un procedimento disciplinare nei confronti dei pm anti-Renzi

Luca Turco e Antonio Nastasi sotto indagine a via Arenula. Nel mirino l’estratto conto dell’ex premier

Il ministero della Giustizia avvia un procedimento disciplinare nei confronti dei pubblici ministeri di Firenze Luca Turco e Antonio Nastasi. Secondo via Arenula si sarebbero resi responsabili di illeciti disciplinari. Perché hanno sequestrato materiale nonostante non potessero. Ma ne hanno anche tenuto compia quando la Cassazione ha ordinato loro di distruggerlo. E lo avrebbero inviato al Copasir. A parlare del procedimento del ministro Nordio sono oggi Libero e Giornale. L’iniziativa riguarda naturalmente inchiesta Open su Marco Carrai e Matteo Renzi. Cominciata con un’accusa di finanziamento illecito. E proseguita con le liti tra gli indagati e i pm. Oggi gli ispettori del ministero si schierano. L’indagine è durata quasi un anno.


L’estratto conto di Renzi

Le accuse contestate ai pm riguardano tre presunti illeciti. Riguardano Turco e Nastasi. La chiusura dell’indagine risale a poche settimane fa. La lettera, infatti, con cui il Guardasigilli informa il procuratore generale della Corte di Cassazione è datata 23 luglio 2023. L’oggetto dell’indagine è un’informativa della Guardia di Finanza che conteneva l’estratto conto di Renzi. La Cassazione aveva ordinato alla procura di non tenerne copia. Ma nello stesso periodo il materiale era arrivato al Copasir. Nella missiva firmata da Nordio e indirizzata al procuratore della Cassazione, si legge che Turco e Nastasi si sarebbero resi protagonisti di una «grave violazione di legge determinata da negligenza inescusabile». Perché quando, il 18 febbraio 2022, è stata loro recapitata la «formale comunicazione» della sentenza della Cassazione (esito di un ricorso di Carrai) i due pm – secondo gli ispettori del ministero – avrebbero violato la disposizione.


Le copie dei dati

Perché hanno nominato sì un consulente incaricato della cancellazione. Ma hanno trattenuto più copie dei dati. Una l’hanno trasmessa al Copasir. Una l’hanno depositata davanti al Giudice dell’inchiesta preliminare. Poi li hanno usati anche per un altro procedimento iniziato il 7 marzo 2022. Infine, nel terzo illecito si accusa Turco di aver tenuto un «comportamento gravemente scorretto» nei confronti di Carrai «divulgando dati e notizie sensibili e riservati» che provenivano da “supporti informatici” sequestrati «illegittimamente».

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