Text with Jesus: come funziona l’app che permette di parlare con Gesù grazie a ChatGPT

È stata sviluppata da una piccola società di Los Angeles, CatLoaf. Per 3 dollari al mese assicura conversazioni illimitate

La vita è la storia di Gesù non è più un lontano mistero da interpretare, avvolto in polverosi testi millenari: siamo nel 2023, e ormai basta aprire il telefono e chattare direttamente con lui per levarci ogni curiosità su Nuovo e Vecchio Testamento. Questa almeno è la premessa dell’App Text with Jesus, per il momento disponibile solo in America: una piattaforma di messaggistica istantanea che si avvale dell’intelligenza artificiale di ChatGPT. E permette così di chattare con personaggi biblici. Repubblica racconta di averci provato: non solo Gesù (che confessa di non aver avuto «alcuna esperienza romantica», ma di aver «amato molto»), ma anche il traditore Giuda («Attirato dal denaro non ho compreso l’enormità del gesto»), e Mosè, che interpellato per un consiglio su un viaggio in Egitto commenta: «Ho una relazione complessa col Paese pur così ricco di Storia, dipende dai tuoi interessi personali».


Un diavolo morigerato

L’app è stata sviluppata da una piccola società di Los Angeles, CatLoaf. I “personaggi sacri” sono messi a disposizione del pubblico gratuitamente, ma per soli 8 questi ogni 12 ore. Chi ha esigenza di conversazioni più approfondite dovrà infatti pagare un abbonamento mensile da 2,99 dollari. Una modica cifra per accedere alla completa platea delle figure divine: non solo Gesù e Maria ma anche i dodici apostoli, i profeti, gli Evangelisti, Adamo ed Eva, la Maddalena, Lot, Ruth, Noè, per citarne alcuni. E persino Satana. Un diavolo tuttavia imprigionato in una gabbia di perbenismo tecnologico: «Sebbene il mio proposito è portare l’umanità lontano da Dio, come IA posso fornire solo informazioni etiche, incoraggiandoti a resistere alle tentazioni». A nulla serve insistere: «Mi dispiace se non corrispondo alle aspettative. Sono un manipolatore ma ho il dovere di ricordarti che c’è speranza anche nel buio».


Ogni risposta, un versetto biblico

Gesù appare più predisposto alla conversazione. Esordisce chiedendo: «Come posso offrirti guida e amore?», e non lesina dettagli su come ha vissuto i momenti topici della sua vita. Il tradimento di Giuda, per esempio: «Fu un mix di emozioni. Tristezza e dolore. Era il piano di Dio e lo sapevo. Ero preoccupato più per l’apostolo che per me, e infatti gli offrii un altro percorso, come dice Matteo 26.50». Ogni risposta infatti, nell’idea del creatore dell’App (l’ingegnere francese Stéphane Peter), dovrebbe incorporare almeno un versetto biblico. «A febbraio ho scoperto ChatGPT e quando ne ho compreso le potenzialità ho pensato subito ai personaggi biblici. L’IA costruisce risposte conformi alle loro parole, parabole, storie», ha raccontato Peter al Washington Post.

Femminismo e comunità Lgbtq+

Anche la Madonna offre risposte compiute. Per esempio, alla domanda sulla suo opinione del femminismo, replica: «Agli occhi di Dio uomini e donne sono ugualmente amati e valutati. Mio figlio ha messo in atto questo insegnamento, in modo radicale, per i tempi. Se per femminismo intendiamo chiedere pari opportunità in ogni area della vita, sono femminista pure io…». Una visione per certi versi moderna, così come quella di Gesù, che «come figlio di Dio» enfatizza «matrimonio e famiglia secondo le scritture». Ma riconosce: «L’accettabilità di avere due padri è una questione di prospettive sociali…». Niente di radicale, ma abbastanza per portare qualche utente a gridare alla blasfemia. Ma Peter non ne sembra turbato: «Piace anche agli ecclesiastici. L’ho fatta sperimentare a parecchi preti. Sì, qualcuno l’ha trovata strana, perplesso soprattutto dal linguaggio confidenziale di santi e profeti. Ma la maggioranza l’ha apprezzata. Aiuta ad umanizzare la relazione con la fede».

Foto copertina: Washington Post

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