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Crosetto sulle frasi del generale Vannacci: «Farneticazioni: via all’esame disciplinare». La replica: «Amareggiato, frasi strumentalizzate»

17 Agosto 2023 - 18:03 Massimo Ferraro
Il titolare della difesa ha criticato le affermazioni omofobe e razziste contenute nel libro dell’ex capo dei paracadutisti della Folgore

«Le critiche non mi disturbano affatto e al ministro Crosetto non replico, mi attengo a quelle che sono le sue disposizioni. Ciò che mi procura disagio è la strumentalizzazione: sono state estratte frasi dal contesto e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo a delle opinioni». Così il generale Roberto Vannacci, oggi alla guida dell’Istituto geografico militare, a proposito delle polemiche relative ad alcune frasi contenute nel suo libro autoprodotto Il Mondo al contrario. Il ministro della Difesa si era unito al coro di critiche sollevate contro l’opera.

Le critiche del ministro Crosetto

«Il Generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto». Lo ha dichiarato il ministro della difesa Guido Crosetto in merito alle affermazioni contenute nel libro autoprodotto dal generale dell’esercito italiano Roberto Vannacci. Attualmente alla guida dell’Istituto geografico militare ed ex capo dei paracadutisti della Folgore, ne Il mondo al contrario il militare dà spazio a frasi apertamente omofobe e razziste. Affermazioni che hanno scatenato la reazione dei partiti di centrosinistra, dell’Anpi e anche dell’Esercito italiano, che ha preso le distanze da quanto contenuto nel libro. In una nota ufficiale, vengono definite «considerazioni del tutto personali» e contro le quali la Forza Armata si riserva di intervenire con «l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine». E dopo le sollecitazioni dell’opposizione, è arrivato il tweet di Crosetto, che ha bollato quelle frasi come farneticazioni personali di un Generale in servizio, che non possono però essere utilizzate per «polemizzare con la Difesa e le Forze Armate».

Più tardi Crosetto stesso ha precisato sul concetto con un ulteriore tweet: «Non sopporto tanto i pregiudizi nei confronti della sessualità delle persone quanto quelli (che stanno emergendo con violenza) contro le Forze Armate».

L’Anpi: «Va rimosso»

L’Associazione nazionale partigiani, attraverso il suo presidente Gianfranco Pagliarulo, chiede la rimozione dal generale: «Quello che abbiamo letto lede l’onore delle Forze Armate verso cui l’intero Paese nutre stima e rispetto», dice a la Repubblica «chiedo al governo e al ministro della Difesa di valutare l’immediata rimozione del generale per palese inadeguatezza umana, civile e costituzionale, a salvaguardia dell’immagine e del decoro di tutti i militari italiani». Anche secondo il Partito democratico, per bocca di alcuni suoi rappresentanti, la presa di distanze di Esercito e ministero non basta. La dichiarazione più netta in questo senso è quella di Piero Fassino, deputato Pd e vicepresidente commissione Difesa della Camera: «Le necessarie dissociazioni non sono sufficienti. Ci aspettiamo un immediato e adeguato intervento del ministro Crosetto e dei vertici delle nostre Forze armate». Sulla vicenda è intervenuto anche Alessandro Zan, deputato dem e responsabile diritti del partito: «È grave e allarmante che un generale dell’esercito in carica pubblichi un saggio politico, tanto più intriso di idee antidemocratiche, razziste, omofobe e misogine, in palese contrasto con la Costituzione. Serve un intervento urgente dello Stato Maggiore della Difesa per tutelare la credibilità e l’onorabilità delle nostre forze armate». Dario Nardella è stato tra i primi a intervenire, in quanto sindaco della città dove ha sede l’Istituto geografico militare diretto da Vannacci: «Firenze è città universale, da sempre impegnata per i diritti delle persone contro ogni discriminazione. Per noi è inaccettabile che una Istituzione della nostra città sia guidata e rappresentata da una persona che manifesta idee così aberranti e offensive. Mi chiedo sommessamente che giudizio diano e cosa pensino di fare a riguardo le autorità governative».

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