Aveva una pistola con una svastica incisa, un fucile d’assalto e un suo manifesto contro gli afroamericani l’uomo autore dell’ultima strage a sfondo razziale in un negozio di Jacksonville, in Florida. La carneficina nel negozio della catena Dollar general, vicino al campus della Edward Waters University, ateneo storicamente frequentato da afroamericani, è avvenuta ieri 26 agosto nel giorno del quinto anniversario di un’altra strage nella città, lo stesso giorno in cui migliaia di persone avevano sfilato in corteo a Washington per celebrare i 60 anni dal celebre discorso “I have a dream” di Martin Luther King. La polizia non ha reso nota l’identità del killer, un ragazzo bianco di circa 20 anni vestito in assetto da guerra e armato con un fucile d’assalto e una pistola. Le vittime sono due uomini e una donna, tutti afroamericani, uccisi dal ragazzo che, dopo essersi barricato nel negozio, si sarebbe tolto la vita prima dell’irruzione della polizia. Prima di compiere la strage, il ventenne ha chiamato i genitori, chiedendo loro di diffondere il suo manifesto razzista in cui dichiarava di «odiare i neg*** e di volerli uccidere».
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