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Il ministro Lollobrigida difende la sua social card: «Solo una sinistra armocromatica poteva criticare una card da 400 euro»

29 Agosto 2023 - 07:28 Redazione
Il ministro della sovranità alimentare difende lo strumento dagli attacchi dell'opposizione: «Non hanno una proposta, eppure hanno governato fino a undici mesi fa»

«Certo, per una sinistra armocromatica che spende 300 euro all’ora per sapere come vestirsi, un aiuto di 400 euro può risultare irrisorio». Il ministro della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida difende la card Dedicata a te», un aiuto alle persone con i redditi più bassi sull’acquisto di generi alimentari. «Dati Istat alla mano – spiega il ministro – una famiglia media spende proprio 400 euro mensili per l’alimentazione. Significa quindi abbattere una mensilità di spesa all’anno e recuperare in concreto il rialzo dell’inflazione. Non è un intervento banale, rispetto a misure del passato come il reddito che paradossalmente hanno ridotto gli occupati. Perché la sinistra non ha mai realizzato le misure che chiedono ora? Non hanno una proposta, eppure hanno governato fino a undici mesi fa. Senza dimenticare che il Pd ha guidato il Paese vent’anni su trenta». «È un’operazione su più piani – aggiunge – condotta per la prima volta insieme a Inps, Poste e Comuni che ha consentito un intervento solidale unito a un incentivo alla filiera nazionale, toccando prodotti nostrani come riso, legumi, frutta fresca e verdure. I 500 milioni messi a disposizione dal governo, per effetto dei meccanismi degli sconti, possono produrre un beneficio aggiuntivo di 70 milioni per i destinatari. Tutto questo, finora, senza truffe o utilizza anomali: i controlli preventivi stanno funzionando».

L’ipotesi del contributo sulla benzina

Il ministro Urso evoca lo strumento della social card per aiutare gli italiani sul caro benzina. A tal proposito Lollobrigida replica: «Ho parlato con il collega Urso anche dell’opportunità di ampliare i benefici della stessa card, sia per aiuti sul carburante che offrire opportunità a costo zero per lo Stato. Anche con i ministri Sangiuliano e Abodi si è ventilato di riservare sconti e anche posti gratuiti nei teatri e negli impianti sportivi». «Noi abbiamo sempre aiutato i più deboli – aggiunge – però senza bonus a fondo perduto o redditi che disincentivano il lavoro. Il reddito va solo a chi vuole lavorare ma non può, non a chi decide di non lavorare. I dati dicono che il governo ha rimesso in campo nuove forze e che tanti italiani adesso chiedono di operare in regola. Noi siamo per le strategie di sostegno alle famiglie, non dare 800 euro al mese a chi preferisce stare a casa quando magari il suo vicino va in fabbrica per circa 1.200 euro al mese».

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