L’accusa di Cuba alla Russia: «Mosca recluta qui mercenari per l’Ucraina»

La protesta del governo de L’Avana, storico alleato del Cremlino: «Noi non partecipiamo alla guerra»

Il governo di Cuba ha dichiarato di aver identificato una «rete di trafficanti» russa che aveva l’obiettivo di reclutare cubani per le «operazioni militari in Ucraina». Ad annunciarlo è Bruno Rodriguez, ministro degli Esteri cubano, che in una nota assicura di essere al lavoro per «neutralizzare e smantellare» la rete di attività illegali. Nei confronti delle persone coinvolte, fa sapere sempre il ministero de L’Avana, è stato avviato un procedimento penale. La notizia fa particolarmente scalpore per il fatto che Cuba e Russia sono storicamente grandi alleati. In questo caso, però, il governo di L’Avana sembra voler prendere le distanze dal Cremlino. «I nemici di Cuba – scrive il ministro – promuovono un’informazione distorta che cerca di offuscare l’immagine del paese e presentarlo come complice di queste azioni, che respingiamo categoricamente». Cuba, aggiunge il ministro degli Esteri, «non partecipa alla guerra in Ucraina» e ha sempre mantenuto una posizione «ferma e chiara contro il fenomeno dei mercenari». All’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il governo di L’Avana si è spesso mostrato reticente nel condannare esplicitamente l’invasione russa. Lo scorso febbraio, per esempio, Cuba si è astenuta sulla risoluzione che chiedeva il ritiro immediato delle truppe russe dai territori ucraini.


Credits foto: EPA/Ernesto Mastrascusa | Bruno Rodriguez, ministro degli Esteri di Cuba (26 marzo 2023)


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