Valerio Lundini: «Ho fatto le elementari dalle suore: ti impongono di non dire parolacce, così ti sfoghi da adulto»

Il comico racconta i suoi inizi all’università, gli scherzi agli amici e il nuovo programma

Il comico e musicista Valerio Lundini sarà ospite alla Festa de il Fatto. E oggi con il quotidiano riepiloga gli inizi della sua carriera. Non tanto quella di comico, ma quella di “cazzaro”: ovvero di chi organizzava scherzi perfidi agli amici. Un esempio? «Le cabine telefoniche. Chiamavamo i numeri verdi delle compagnie e poi chiudevamo con pernacchie o facevamo abbonamenti a nome d’altri». Ma non solo: «Quando ero all’università stampavo artigianalmente avvisi falsi. Che appendevo in facoltà: ‘Causa sciopero la macchinetta del caffè è guasta. Rivolgersi in direzione’. Restavo lì a vedere l’effetto che faceva. Funzionava, di solito».


Le scuole dalle suore

Lundini, che è laureato in lettere, ha fatto le scuole elementari dalle suore: «Con tutti i tabù. Ti impongono di non dire parolacce, e ti sfoghi da adulto». Poi parla del film “Il più bel secolo della mia vita” in cui recita con Sergio Castellitto: «Lui affrontava cinque ore e mezza di trucco, più lo strucco. La mia ansia era evitare errori per non aggravargli la fatica. Avere Sergio accanto nel mio debutto cinematografico è stato pazzesco. Mi diceva di pensare alla sostanza della recitazione, di fregarmene se in qualche ripresa capita di avere, che so, la camicia sbottonata e all’inquadratura successiva no. Io invece sono un maniaco: in un film cerco di stanare le imperfezioni. Se l’attore ha la riga a destra e poi a sinistra ci resto male».


Il concerto de I Vazzanikki

Alla Festa sarà in concerto alla Casa del Jazz con i Vazzanikki: «Vista la location, avevamo ipotizzato un concerto jazz… però non abbiamo avuto tempo per provare quel repertorio. Così il nostro spettacolo resterà improntato al rock anni 50. Cose che danno energia, pezzi che si prestano a diventare sketch. Abbiamo tolto i brani autoriferiti, la band e il suo gergo segreto, che gli estranei non capiscono. Il concerto è rodato da anni, si intitola Canzoni Carine e Altre Meno». E annuncia il suo nuovo programma di reportage: «Su RaiPlay e credo Rai3 sotto Natale. Si chiama Faccende complicate. Andrò a chiedere cose alla gente». Poi ricorda: «Mi tolsero un tumore alla tiroide e gli acchiappaclick su Internet scrissero “Il cancro di Lundini”. Appena ti distrai ti ammazzano. Di cazzate».

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