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San Patrignano, indagati Red Ronnie e i figli di Muccioli per aver diffamato Walter Delogu

La procura di Rimini ha notificato ai tre la chiusura delle indagini. Nell'inchiesta diverse interviste in cui avrebbero offeso la reputazione dell'ex autista di Vincenzo Muccioli

Da un’accusa di diffamazione a un’altra. Di ieri è la notizia della richiesta della procura di Rimini di archiviare l’inchiesta su Netflix e gli autori della serie SanPa accusati dai figli di Vincenzo Muccioli, fondatore della comunità di recupero per tossicodipendenti, di aver offeso la reputazione del padre. Oggi, mercoledì 13 settembre, il pm Davide Ercolani ha notificato ai fratelli Muccioli, Andrea e Giacomo, e a Red Ronnie la chiusura delle indagini di un filone parallelo dell’inchiesta. I tre sono accusati di aver diffamato a mezzo stampa il padre della conduttrice Andrea Delogu, Walter, ex autista di Vincenzo. A quanto si legge dalla notifica, Giacomo in alcune interviste uscite dopo la pubblicazione della serie avrebbe tacciato Walter Delogu di aver tentato un’estorsione alla famiglia: l’ex autista avrebbe ricattato la madre dei due ottenendo 150 milioni di lire per non divulgare il contenuto di una videocassetta in cui il fondatore di San Patrignano dichiarava di avere informazioni sul delitto di Maranzano, avvenuto all’interno della comunità. Secondo Giacomo, «Delogu aveva puntato la pistola contro mia madre», particolare assente dagli atti, come ricorda il Corriere di Bologna. La tesi venne ribadita in seguito anche dallo stesso Red Ronnie, secondo il quale dopo quell’episodio avrebbe provocato la morte del fondatore di San Patrignano, che si sarebbe «lasciato morire» perché si era trattato di «un tradimento troppo forte». I fratelli Muccioli sono difesi dagli avvocati Alessandro Catrani e Giulio Basagni, mentre il conduttore radiofonico dal legale Guido Magnisi.

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