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«Non partite, il mare è pericoloso». La canzone anti-immigrazione della Regione Piemonte in Senegal – Il video

19 Settembre 2023 - 08:39 Antonio Di Noto
Il video pubblicato da tutte le ambasciate italiane in Africa

«La vita è preziosa, il mare è pericoloso». È solo uno degli emblematici versi della canzone Teki fi menane na nek (Realizzarsi qui è possibile), diffusa in Senegal, ma prodotta dalla Regione Piemonte con un noto gruppo del Paese africano, Masse 36. Il brano, trasmesso da radio e televisioni negli ultimi giorni, invita chi lo ascolta a non tentare la fortuna, a non lasciare il Senegal e partire alla volta dell’Europa. «I ragazzi vogliono avere successo, per questo lasciano il Paese. Scelgono l’immigrazione illegale ma molti hanno perso la vita, altri sono stati respinti», canta nel ritornello il frontman da una spiaggia senegalese, romanzando l’invito della premier Giorgia Meloni a non attraversare il Mediterraneo per venire in Italia. Il video è stato pubblicato da tutte le ambasciate italiane in Africa, con i sottotitoli in arabo e in inglese.

Il contributo del Piemonte nella canzone anti-immigrazione

A dare vita al video dedicato «a tutti i giovani che hanno tentato di emigrare illegalmente» è stato l’assessorato alla Cooperazione internazionale della regione sabauda, nell’ambito di un bando ministeriale per realizzare progetti internazionali a cui aveva partecipato la giunta Chiamparino, presidente del Piemonte tra il 2014 e il 2019. «Volere una bella vita non dovrebbe spingerti a sacrificare te stesso», intona ancora il cantante mentre nel videoclip una ragazzo sale su un barcone dopo aver pagato uno scafista. «Chiedi – scandiscono a ritmo di musica i Masse 36 – quanti di loro sono rimasti, quanti sono stati respinti. Molti sono andati lì senza la possibilità di tornare a casa. Non hanno né i documenti, né il lavoro. Non hanno abbastanza da inviare alle loro famiglie. Giochi con la tua vita».

Il progetto complessivo

Il progetto complessivo è costato 300 mila euro, grazie ai quali sono state aperte, in Senegal, 52 piccole imprese, dove lavorano circa 800 persone. La canzone, riporta Il Giornale, fa parte della sezione sulla comunicazione, ma ce n’era una anche per la formazione. Arrivati al momento di realizzare canzone e video, la giunta era cambiata. Presidente è Alberto Cirio, assessore alla Cooperazione Internazionale è Maurizio Marrone, di FdI. L’obiettivo del messaggio è raggiungere il maggior numero di persone possibile. «Chiedi quanti non hanno abbastanza da inviare alle loro famiglie. Sei partito, hai lasciato qui quello che sei, per cercarlo altrove. Hai voltato le spalle alla tua famiglia e non sei nemmeno sicuro del tuo ritorno. Tua madre non può più mangiare bene a causa della tua partenza, sperando di rivederti un giorno», si sente ancora nel brano, mandato in onda a ripetizione dalle radio e dalle Tv senegalesi.

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