Il carro funebre di Messina Denaro non poteva circolare, la scoperta dopo il viaggio scortato dalla polizia

Il mezzo usato dall’agenzia di pompe funebri per portare il boss di Cosa Nostra non era in regola. Partito da L’Aquila, è stato scortato dalla polizia fino a Castelvetrano

A blindare l’uscita del carro funebre di Matteo Messina Denaro dall’ospedale dell’Aquila c’era un imponente dispiegamento di forze. Così come per il viaggio fino a Castelvetrano, con le auto della polizia che hanno scortato la Mercedes partita alle 19.30 di martedì sera, 26 settembre, per arrivare al cimitero della città natale dello stragista di Cosa nostra alle 8.15 del giorno dopo, per procedere alla tumulazione nella cappella di famiglia. Prima che però scattasse un controllo sul mezzo, nessuno si era accorto che il carro funebre aveva l’assicurazione scaduta. Insomma il mezzo non poteva circolare e il titolare avrebbe rischiato una multa fino a 3.464 euro, oltre alla decurtazione di cinque punti dalla patente. Come racconta Il Giornale di Sicilia, è bastata una banale verifica alla targa per scoprire quella che il titolare dell’agenzia funebre ha chiamato «una svista». Solo oggi, 28 settembre, l’agenzia proprietaria del mezzo si è decisa a mettersi in regola con una nuova polizza assicurativa sul carro funebre.


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