Zaniolo e gli audio sulla notte di sesso a Roma: indagato per «revenge porn» l’amico che li ha diffusi

Nei messaggi, ora di dominio pubblico, una ragazza racconta di aver avuto un rapporto sessuale con il calciatore in un parco pubblico

Il racconto di una ragazza del rapporto sessuale avuto con il giocatore Nicolò Zaniolo in un parco di Roma. Questo è il contenuto dell’audio che è costato a Valerio B., 20 anni, l’accusa secondo la procura di «revenge porn», per aver diffuso gli audio che sono poi diventati virali. Gli eventi risalgono a ottobre dello scorso anno quando Zaniolo, ora all’Aston Villa, era ancora un attaccante della Roma. Nei messaggi – quattro in totale – inviati dalla ragazza, la ventiduenne racconta l’intera serata che avrebbe passato con il calciatore, dall’incontro in un locale fino alle 5 del mattino, dove i due avrebbero fatto tappa al parco della Cecchina, in zona Talenti, e avuto un rapporto sessuale. Peculiare il luogo descritto, «un salta salta», presumibilmente un tappeto elastico.


«La ragazza voleva inviarlo a terzi»

Zaniolo non ha mai confermato né smentito. «Buongiorno, questo audio lo manderò a qualche persona, sono andata a dormire alle sette…», si sente dire alla giovane nel primo messaggio, che come i successivi è stato inviato in un gruppo WhatsApp di cui faceva parte anche Valerio B. L’imputato è difeso dall’avvocato Leonardo D’Erasmo che sostiene che «l’imputazione sia sbagliata, perché è la ragazza ad annunciare di volerlo inviare a terzi». Lo scorso febbraio gli audio circolavano dovunque, proprio pochi giorni prima che venisse annunciato il trasferimento di Zaniolo al Galatasaray, che però non sembra avere nulla a che vedere con gli audio, dato che l’attaccante aveva da tempo espresso la volontà di cambiare squadra. L’indagine della procura di Roma è nata dalla denuncia di un’altra ragazza, che si era trovata al centro di una bufera social, attaccata da chi credeva fosse lei la protagonista dell’incontro con il calciatore.


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