Dalla madre di Zaniolo altro veleno contro la Roma: «Per il Milan era anche pronto a un sacrificio…»

In un’intervista al Corriere dello Sport, Francesca Costa racconta le ultime turbolente settimane del giocatore prima del trasferimento in Turchia al Galatasaray

«Mio figlio non è un pazzo o un traditore, è stato fatto passare per quello che non è. Ha capito che a giugno sarebbe stato venduto e la luce si è spenta». In un’intervista al Corriere dello Sport, Francesca Costa racconta le ultime settimane di suo figlio Nicolò Zaniolo alla Roma. E comincia da questa estate, dopo la vittoria dei giallorossi in Conference League e le aspettative del calciomercato. Dopo il gol vittoria del 22enne nella finale di Tirana «c’è la possibilità di pensare a cambiare aria, ne parliamo con la società che ci fa sapere una cosa: cinquanta o sessanta milioni, per loro, è il valore del ragazzo. Ma non arrivano offerte di quel tipo e lui resta, anche contento», ricorda la madre aggiungendo però che poi non arriva un’offerta di rinnovo di contratto «in linea con quella valutazione». Non è un problema di soldi, assicura Costa, ma «Nicolò, con il passare delle settimane inizia a rendersi conto di non far più parte del progetto. Capisce che a giugno c’è la possibilità di andar via, di essere venduto. E la luce si spenge».


L’addio alla Roma

«Hanno raccontato che si è rifiutato di giocare per la Roma, che è un traditore, lo hanno preso per pazzo senza magari raccontare di quando ha giocato con le infiltrazioni per la spalla rotta», si sfoga la madre del giocatore, «non c’è stata correttezza nei suoi confronti da parte della società». A gennaio il numero 22 non viene convocato per la partita contro la Fiorentina: «Era debole, tremava, tutti i medici hanno riscontrato questa verità. Non so se fosse influenza o stress, ma mio figlio non stava bene. E poi non ha più giocato, una decisione presa con l’allenatore che non lo vedeva a posto, ed era vero». Secondo Costa è stata quindi la società ad allontanare il giocatore, facendolo sentire fuori dal progetto tecnico. «Pensavamo di fermarci qui a lungo, ma nell’ultimo mese avevamo capito che a Roma era finita e che restare sarebbe stato impossibile, invivibile», commenta con amarezza.


Il trasferimento al Galatasary

Zaniolo, finito quindi sul mercato, suscita l’interesse di Milan e Tottenham ma quelle società «non hanno trovato l’accordo con il club giallorosso, Nicolò si sarebbe anche ridotto l’ingaggio o avrebbe chiesto gli stessi soldi della Roma». Poi si fa avanti il Bournemouth, ma la madre del giocatore smentisce le cifre circolate in merito alla proposta di ingaggio: «Il procuratore di mio figlio ha incontrato i manager inglesi, non è vero che ci hanno offerto cinque milioni a stagione, ma quando mai. Quando poi li abbiamo richiamati, loro aveva già preso un altro». Poi arriva il Galatasaray: «Una scelta che è stata quasi immediata perché ci hanno fatto sentire subito fiducia e sostanza. Volevano Nicolò, volevano chiudere, non è stato difficile metterci d’accordo», spiega Costa, che poi torna sul rapporto di suo figlio con Roma e la Roma, «una città meravigliosa, una squadra che abbiamo amato tanto e dei tifosi che hanno trattato mio figlio nel migliore dei modi. Sempre. Sostenendolo nei momenti peggiori. E poi ci resta un legame di quelli eterni – il figlio Tommaso -. Roma, per noi, sarà sempre speciale».

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