Il congedo parentale di Barilla: dodici settimane per padre e madre con lo stipendio al 100%

L’azienda: equiparazione tra papà e mamma

Dodici settimane di congedo familiare. Retribuito al 100% e per entrambi i genitori. Il gruppo Barilla lo ha deciso per tutti i suoi 8.700 dipendenti. E la misura prevede che nel caso gli standard legislativi locali siano più vantaggiosi, vengano invece applicate le normative dei paesi. Nel caso dell’Italia il congedo di maternità sarà quello previsto oggi dalla legge. Ma la novità è in quello di paternità. Che sarà equiparato, passando da 10 a 12 settimane. La nuova politica dell’azienda fondata a Parma nel 1877, ha spiegato a La Stampa Floriana Notarangelo, che nelle risorse umane del gruppo Barilla si occupa di politiche di diversità e inclusione, E mira «a valorizzare la genitorialità e ridurre uno dei fattori principali del gender gap nel lavoro».


Le leggi in Italia

La misura, che sarà attiva dal primo gennaio 2024, è rivolta a ogni genitore, a prescindere dal genere, dallo stato maritale, dall’orientamento sessuale e se è adottivo o meno. E riguarderà anche paesi in cui la legislazione sui congedi parentali è più arretrata, come il Giappone, la Cina, Singapore o l’Australia. In Italia il congedo di paternità è stato introdotto nel 2012 con la legge Fornero. La direttiva europea 2010/18 attribuisce ai lavoratori di ambo i sessi il diritto individuale al congedo parentale per la nascita o l’adozione di un figlio. Inizialmente era stato previsto un congedo di solo un giorno. Ma negli anni è stato progressivamente allungato fino a 10 con la legge di Bilancio del 2021 che ha adeguato l’Italia agli standard minimi europei. In Francia il congedo obbligatorio è di 25 giorni, che diventano 112 in Spagna, 160 in Finlandia e ben 480 in Svezia.


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