Da oggi, 4 settembre, in Finlandia entra in vigore il nuovo sistema di congedo parentale. La riforma prevede 160 giorni per entrambi i genitori e la possibilità di trasferirne 63 al partner o a chi si prende cura del figlio/a. Il genitore in stato di gravidanza ha diritto anche a ulteriori 40 giorni di indennità di gravidanza prima dell’inizio del pagamento dell’assegno parentale. L’obiettivo principale è quello del raggiungimento di una maggiore parità di genere, affinché il carico derivante dai figli non pesi solo sul partner donna. E questo passa attraverso i tre macro obiettivi che il Paese si prefigge: il rafforzamento della non discriminazione, l’uguaglianza nella vita lavorativa e la riduzione della disparità salariale. Secondo il governo, infatti, questa nuova misura permetterebbe di «conciliare meglio carriera e vita familiare». Ma non solo. Non vi è alcun riferimento al sesso dei genitori, né al fatto che essi siano biologici o adottivi. La nuova legge prende in considerazione diversi modelli di famiglia. La premier finlandese Sanna Marin ha infatti spiegato che «tutti i genitori che hanno l’affidamento del proprio figlio avranno lo stesso diritto al sostegno parentale». In Italia l’ultima riforma entrata in vigore il 13 agosto prevede 10 giorni lavorativi di congedo obbligatorio ai padri, sia biologici che adottivi o affidatari.
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