Raid israeliani contro gli aeroporti di Damasco e Aleppo in Siria. Lo ha riferito la televisione di Stato siriana. Per la radio filo-governativa Sham FM le difese aeree della Siria sarebbero state attivate in risposta all’attacco di oggi, giovedì 12 ottobre. Nel frattempo, il ministero della Difesa siriano – citato dall’agenzia governativa Sana – ha detto che i raid israeliani sulle infrastrutture del Paese «hanno danneggiato le piste di atterraggio dei due scali aerei internazionali. I due attacchi avrebbero preso di mira – secondo media panarabi che citano fonti della sicurezza siriane – depositi di armi iraniane custoditi dagli Hezbollah libanesi filo-iraniani presenti in Siria. Al Alarabiya ha, inoltre, riferito che i raid – lanciati da Tel Aviv alla vigilia della visita del ministro degli Esteri iraniani, Hossein Amirabdollahian, in Siria, dopo quella prevista per oggi in Iraq – avrebbero lo scopo di «interrompere le linee di rifornimento verso il Paese, dove l’influenza di Teheran è cresciuta da quando ha iniziato a sostenere il presidente Bashar al-Assad nella guerra civile iniziata nel 2011». Martedì scorso l’Israel Defense Forces ha attaccato le postazioni siriane da dove sono stati lanciati diversi razzi – 5 per i media locali – verso il territorio israeliano. A riferirlo in quell’occasione era stato il portavoce militare dell’Ifd specificando come «una parte di questi lanci sono passati nel territorio israeliano e, con tutta probabilità sono caduti in aree aperte». I governi – scrive il Guardian – ora temono che la violenza possa sfociare in una guerra più ampia, che coinvolga i vicini di Israele, ovvero Siria e Libano.
October 12, 2023
Foto copertina: ANSA / SANA HANDOUT | Aereo della Syrian Air proveniente da Beirut mentre atterra all’aeroporto internazionale di Aleppo (2021)
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