Come è morto Taissir Sakka? L’indagine sui carabinieri a Modena e il mistero dei tagli alla testa

Il fratello ha denunciato sei militari. ma i primi risultati dell’autopsia escludono l’aggressione

La storia di Taissir Sakka comincia una settimana fa, sabato 14 ottobre. Lui e suo fratello si trovano nel circolo Arci di Ravarino in provincia di Modena. Bevono e iniziano a infastidire gli altri clienti. I gestori chiamano i carabinieri. Che li portano in caserma, li identificano e li denunciano per ubriachezza molesta. Taissir ha alcuni precedenti specifici. Poco prima della mezzanotte i due fratelli vengono rilasciati. Mohamed Ali afferma di aver salutato il fratello e di essere andato per la sua strada. Domenica mattina il corpo di Sakka viene trovato nel parcheggio del cinema Filmstudio 76. Ha una botta alla nuca e il volto tumefatto. Poche ore dopo Mohamed Alì si presenta alla polizia per denunciare. Affermando che entrambi sono state vittime di un pestaggio.


L’inchiesta

Per la morte di Taissir Sakka è attualmente indagato un carabiniere con l’accusa di morte in conseguenza di un altro reato. Altri cinque sono sotto inchiesta per lesioni e minacce ai danni del fratello della vittima. Le telecamere di sorveglianza della zona mostrano soltanto i due che escono tranquillamente dal comando. Come è morto Taissir? Repubblica dice che c’è una testimone che dice di averlo visto correre all’alba. Come se fosse inseguito da qualcuno. Intanto c’è chi punta il parcheggio in cui è stato trovato il corpo. L’area di notte è videosorvegliata. Il 30enne potrebbe essere caduto scavalcando il cancello. Ma questo non spiegherebbe il volto tumefatto. Il pubblico ministero che indaga è Marco Nicolini. Le prime ispezioni sul corpo non hanno rivelato lesioni compatibili con un’aggressione.


I tagli alla testa

Il cadavere aveva anche tagli alla testa, secondo alcuni testimoni. Ma all’obitorio risultano soltanto escoriazioni ai gomiti. Compatibili con una caduta dal cancello. A trovare il cadavere un avventore del bar Tropicana e non il fratello. Secondo la versione dei fatti degli indagati i carabinieri hanno incrociato di nuovo i due fratelli dopo l’uscita dalla caserma 20 minuti dopo mezzanotte. Mentre secondo La Stampa la causa della morte di Taissir sarebbe naturale. O per abuso di sostanze. Ma per certificarlo serviranno i risultati dell’autopsia.

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