In Evidenza ENISiriaUSA
POLITICACamera dei deputatiConsiglio europeoFdIGiorgia MeloniGoverno MeloniImmigrazionePunti di VistaSchengenTerrorismoUnione europeaVideo

Meloni al contrattacco, la replica alla Camera per il vertice Ue: «Vi vedo nervosi… Assurdo negare nesso migranti-terrorismo» – Il video

25 Ottobre 2023 - 19:04 Redazione
L'intervento della presidente del Consiglio a Montecitorio. «È un anno di governo, ne faccio altri quattro e alla fine chiediamo agli italiani cosa ne pensano. La democrazia funziona così»

«Vi vedo nervosi, non capisco perché siate nervosi». Così la premier Giorgia Meloni si è rivolta verso i banchi dell’opposizione alla Camera, dalla quale sono arrivati alcuni commenti mentre parlava della sospensione di Schengen e della necessità di «fermare l’immigrazione illegale di massa». «Vi dico quale è la strategia che il governo porta avanti – ha detto Meloni alzando la voce -. Dopodiché è un anno di governo, ne faccio altri quattro e alla fine chiediamo agli italiani cosa ne pensano. La democrazia funziona così, so che ad alcuni non piace ma funziona così». «Non penso che sia irragionevole o ideologico dire che può esserci un nesso tra migliaia di persone che entrano mediate dai trafficanti e il rischio che vi siano infiltrazioni fondamentaliste, penso che sia piuttosto irragionevole e ideologico negare che questo nesso possa esistere, a maggior ragione quando ne abbiamo avuto prova», ha detto nel corso della sua lunga controreplica.

«Tagliare la testa a un neonato e chiedere di evacuare i civili non sono due cose uguali»

«Non penso che sia irragionevole o ideologico dire che può esserci un nesso tra migliaia di persone che entrano mediate dai trafficanti e il rischio che vi siano infiltrazioni fondamentaliste, penso che sia piuttosto irragionevole e ideologico negare che questo nesso possa esistere, a maggior ragione quando ne abbiamo avuto prova», ha spiegato la premier. «Quello che non mi torma in alcuni interventi che ho sentito – ha aggiunto – è che c’è non ci sarebbe una differenza fra entrare in casa di qualcuno e tagliare la testa a un neonato, e chiedere di evacuare i civili. Le due cose non sono uguali. Ma non vuol dire che non sia uguale il valore dei civili». «Per questo ci stiamo spendendo. Bisogna capire quale sia la risposta necessaria verso i terroristi senza coinvolgere la popolazione civile – ha precisato -. C’è qualcuno che si fa scudo della popolazione civile e questo rende le cose molto complesse in questa fase. Ogni giorno cerchiamo di trovare questo difficile equilibrio».

«La crisi in Medio Oriente può diventare una slavina»

«È molto difficile lavorare per evitare questa escalation – ha aggiunto Meloni – è la ragione per cui ho voluto partecipare al vertice al Cairo, l’Italia era l’unica del G7 a presente a livello di leader perché credo che la priorità sia mantenere il dialogo coi paesi arabi che non vogliono cadere nella trappola. La realtà di quello che sta accadendo in questi giorni in Medio Oriente può diventare una slavina, può allargarsi e arrivare a disegnare scenari oggi per noi inimmaginabili. Il confine che ci separa da uno scontro di civiltà, da un conflitto che rischia di essere molto ampio, è cercare di capire davvero cosa stia accadendo». «Nessuno ha la pretesa di avere tutte le risposte in tasca. La prima domanda che mi sono fatta di fronte alle scene del 7 ottobre è: che bisogno avevano i miliziani di Hamas di mettere una telecamera sulla propria fronte per riprendere decapitazioni di bambini, gente che balla su cadaveri di ragazze? – ha continuato – Anche nel mondo islamico ci sono della madri, quando vedono quelle immagini probabilmente non si sentono fiere. Allora perché? La risposta, è che la causa palestinese non c’entra nulla, Hamas con quelle immagini voleva spingere Israele a una risposta tale da compromettrere qualsiasi possibilità di normalizzazione dello scenario mediorientale».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti