Quando Meloni ammetteva: «Io molto gelosa…». Le ispezioni sul cellulare di Giambruno: «E se cancella un sms chiamo Salvini…» – Il video

Nel 2018 l’allora leader di FdI raccontava sorridendo come teneva sotto controllo il partner, a cominciare dal cellulare

Per sua stessa ammissione, Giorgia Meloni è «una persona molto gelosa». Lo confessava in una puntata di Belve il 21 dicembre 2018, quando Francesca Fagnani andava in onda sul Nove prima di sbarcare in Rai. All’epoca la leader di FdI non era ancora al governo, dove invece c’era Matteo Salvini fresco ministro dell’Interno. E su quell’amicizia importante Meloni non escludeva anche di dover far ricorso, nel caso in cui il suo compagno Andrea Giambruno avesse avuto qualcosa da nascondere. In studio si parla proprio del “metodo Bernardini de Pace”, un’autorità tra gli avvocati matrimonialisti che dava un consiglio prezioso per le coppie: controllare i cellulari dei partner. Meloni ammette di aver seguito quel metodo, per quanto si dicesse certa che tanto, prima o poi, anche solo un vago tentativo di tradimento sarebbe stato scoperto con grande facilità. Più che altro per un’atavica incapacità maschile nel riuscire a mantenere i segreti: «Loro non sono capaci, facciamoli un corso di formazione… è impossibile non beccarli. Cioè se hanno fatto qualcosa di male, tu lo sai. Perché proprio non lo sanno fare. E quindi io lo guardo, perché chiaramente….».


L’aiuto di Salvini sui tabulati

All’epoca Meloni ostentava sicurezza, anche perché, come le ricorda Fagnani, capita spesso che le tracce non vengano neanche eliminate. E soprattutto perché Meloni si considera donna dalle mille risorse, di certo una persona che difficilmente si può prendere in giro troppo a lungo: «Ma poi se cancellano, loro pensano “Io cancello l’sms e ho risolto…”. Bello mio, ma io comincio a farti tutta la ricerca, le telefonate fino alla settimana prima, tutte le foto…». E perché no, magari scomodando anche qualche buon amico: «Chiamo i servizi segreti… – dice ridendo – lo dico al ministero dell’Interno, si chiama Matteo Salvini… “Matteo scusa, mi servirebbero ‘sti tabulati”. Ma tanto non serve neanche chiamare». Certo se il cellulare di Giambruno aveva superato i controlli serratissimi di Meloni, il giornalista Mediaset si è dimostrato meno accorto sul posto di lavoro. Ci ha dovuto pensare Striscia la notizia a far emergere che cosa succedeva in studio fuori dalla diretta di Diario del giorno, per quella sorta di «antidoto» che Antonio Ricci ha deciso di regalare alla premier, dalla quale si aspetta che un giorno capirà «che le ho fatto un favore».


Leggi anche: