Le aggressioni ai lavoratori arabi a Gerusalemme, l’appello dei rabbini ai giovani israeliani: «Basta violenza: è questione di vita o di morte»

Un gruppo di capi spirituali ebraici ha pubblicato una lettera per condannare le aggressioni contro gli impiegati municipali di origine araba

«Tutti stiano lontani dalla violenza, sia fisica che verbale, perché è una questione di vita o di morte». Sono i più importanti rabbini di Gerusalemme a rivolgere un appello pubblico per denunciare il recente aumento di aggressioni e molestie di matrice nazionalistica nei confronti dei lavoratori arabi. In una lettera pubblicata oggi, giovedì 26 ottobre, alcuni capi spirituali della città rivolgono un duro rimprovero a chi si è macchiato di aggressioni o minacce nei confronti di cittadini arabi a Gerusalemme. Un comportamento, scrivono i rabbini, che è contrario agli insegnamenti della Torah. «Vogliamo mettere in guardia gli anziani dai giovani, affinché non ci sia nessuno che litighi con questi lavoratori. E tutti devono avvertire i membri della propria famiglia e i giovani, il cui sangue scorre caldo, di stare lontani dalla violenza, Dio non voglia, perché è una questione di vita o di morte», si legge nella lettera, rilanciata anche dal Times of Israel.


L’appello dei rabbini (e del sindaco)

L’appello – che porta la firma dei rabbini sefarditi e ashkenaziti di Gerusalemme, Yitzhak Yosef e David Lau, e di altri capi spirituali ebraici – arriva dopo diversi episodi di aggressione da parte di giovani israeliani ai danni di lavoratori arabi della capitale. Una situazione che paradossalmente sta creando problemi anche a diversi cittadini israeliani, dal momento che molti impiegati municipali si stanno rifiutando di andare al lavoro per paura di essere aggrediti. «Stiamo monitorando tutti i nostri lavoratori e assicurandoci che non esprimano sostegno al terrorismo», ha fatto sapere il sindaco di Gerusalemme Moshe Lion. «Tuttavia – aggiunge il primo cittadino – la maggior parte di loro sono lavoratori manuali che cercano di sostenere le proprie famiglie e non sono coinvolti in queste questioni. La chiamata dei rabbini di Gerusalemme obbliga tutti noi a preservare la pace e la tranquillità nella nostra città».


Il video di una delle aggressioni

Nei giorni scorsi ha cominciato a circolare un video sui social media in cui si vedono tre uomini prendere a calci e pugni un lavoratore alle prese con la pulizia di un marciapiede. L’aggressione avviene davanti agli occhi di una piccola folla di curiosi, che assiste alla scena senza intervenire. Quando l’operaio cade in ginocchio, i tre assalitori fuggono e un soldato armato dell’Idf si avvicina per aiutare l’uomo. Oggi i pubblici ministeri di Gerusalemme hanno identificato i responsabili – rispettivamente di 18, 19 e 20 anni – e li hanno incriminati.

Credits foto: EPA/Manuel De Almeida | Il Muro del Pianto, nella Città Vecchia di Gerusalemme (23 ottobre 2023)

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