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Roma, tensione al corteo pro-Palestina: manifestante stacca la bandiera di Israele davanti alla Fao – Il video

La sfilata in solidarietà al popolo di Gaza al grido di «Palestina libera» e «Israele fascista Stato terrorista»

Momenti di tensione questo pomeriggio a Roma durante la sfilata del corteo pro-Palestina non lontano dal centro. Arrivati di fronte al palazzo della Fao, su viale Aventino, due dei manifestanti hanno colto di sorpresa gli agenti della Digos e sono saliti sul muro di cinta e uno di essi ancor più su su uno dei pennoni, staccando la bandiera di Israele. Accolto da un boato dai compagni di corteo l’autore del gesto di sfida. La bandiera dello Stato ebraico si trova(va) proprio accanto a quella dell’Italia. Sono seguiti momenti di tensione e scontri verbali tra i manifestanti e la Digos. Un manifestante ha poi scritto «Free Palestine» sul muro sotto l’asta della bandiera israeliana rimossa, mentre altre scritte inneggianti all’intifada sono comparse sulle mura. Partito da piazza Porta San Paolo e diretto verso piazza San Giovanni il corteo, organizzato da comitati e associazioni tra cui i Giovani Palestinesi, è avanzato lungo le strade della capitale al grido di slogan come «Palestina libera», «Intifada fino alla vittoria», «Israele criminale, Palestina immortale» e ancora «Israele fascista, Stato terrorista». Alla testa del corteo, cui hanno partecipato alcune centinaia di persone, una grande chiave nera a rappresentare il ritorno auspicato dei palestinesi nelle case «occupate» dagli israeliani sin dal 1948.


L’«assalto» alla bandiera di Israele

Giornalisti e «disturbatori nazionalisti» contestati

Una manifestazione dai doni dunque radicalmente antiisraeliani e antisionisti, cui per questo hanno aderito rappresentanti del Partito comunista, di Potere al popolo e dei Cobas, ma non dei principali partiti del centrosinistra. Presenti, invece, l’ex frontman M5s Alessandro Di Battista e l’ex sindaco di Napoli Luigi Di Magistris Alla partenza del corteo gli organizzatori hanno anche invitato i partecipanti a rimuovere le bandiere italiane presenti per far spazio solo a quelle palestinesi. «Vogliamo vedere solo bandiere palestinesi: fuori tutti i fascisti e nazionalisti dalla nostra manifestazione», hanno scandito via megafono all’indirizzo della folla. Ammesse solo oltre a quelle palestinesi alcune bandiere della pace. Nel corso della manifestazione sono stati contestati anche alcuni giornalisti che seguivano il corteo, etichettati come «complici del massacro, parte del nemico, amici di Netanyahu e del governo Meloni».


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