Elly Schlein chiama tutta l’opposizione in piazza l’11 novembre a Roma: «Per la pace e la giustizia sociale e contro il governo»

La segretaria Pd: torneremo a chiedere salario minimo e ius soli

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein invita «chi vuole un futuro più giusto» a scendere in piazza del Popolo l’11 novembre a Roma. «Per la pace e la giustizia sociale». Ma anche per protestare contro una Legge di Bilancio «fragile e senza visione». E contro un governo «che esautora il Parlamento». La manovra, secondo Schlein, è «fragile perché fa giochi di prestigio coi numeri, sovrastimando la crescita. Senza visione perché non ha in testa un modello di sviluppo: è un insieme di mance senza un’idea del futuro del Paese». E nell’intervista a La Stampa la leader fa notare che il taglio del cuneo fiscale «vale solo per un anno. Giusto il tempo di far passare le elezioni europee. Ma non c’è nulla su sanità, casa e diritto allo studio». Mentre sull’Iva per pannolini e assorbenti «l’avevano abbassata e hanno deciso di alzarla».


Il governo fa cassa sui poveri

Nel colloquio con Francesca Schianchi Schlein dice che l’esecutivo «fa cassa sui poveri. Dopo tanto sbraitare contro la legge Fornero restringono i requisiti per le pensioni anticipate, in particolare delle donne. E tagliano le pensioni a 700 mila dipendenti pubblici. Se le risorse sono poche vanno usate bene: in ogni nostro emendamento indicheremo anche le coperture». Nella sanità invece «va sbloccato il tetto alle assunzioni e bisogna destinare risorse alla salute mentale, alla sanità territoriale e ai non autosufficienti. E poi interverremo per chiedere di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie. Ad esempio con libri di testo, mense e trasporti gratis per le famiglie fragili. E di aiutare le imprese nel passaggio verso il digitale e la transizione ecologica, ad esempio coi pannelli solari sui tetti».


La posizione sul Medio Oriente

La segretaria del Pd offre anche ai parlamentari di maggioranza di presentare emendamenti al posto loro, visto che il governo ha detto che non li presenteranno: «Non s’è mai vista una manovra da 28 miliardi in cui il Parlamento non possa mettere becco: è una deriva da contrastare. E magari al voto degli emendamenti vedremo sorprese. Non a caso ho offerto “asilo politico” a emendamenti di esponenti della maggioranza che vogliano aggirare il divieto di presentarne». Poi Schlein spiega la posizione del Pd sul Medio Oriente: «Chiediamo alla comunità internazionale di insistere sul cessate il fuoco umanitario e la liberazione degli ostaggi senza condizioni. E il rispetto dei diritto internazionale. Non è accettabile il bombardamento di scuole o di un campo profughi, si fermi questa strage di civili. Vogliamo riprenda il percorso di pace che negli ultimi anni è stato colpevolmente abbandonato da tutti, quello dei due popoli e due Stati, che hanno entrambi diritto di esistere in pace e sicurezza».

Salario minimo e ius soli

La segretaria dice anche che tornerà a chiedere l’istituzione del salario minimo e lo ius soli. E che per l’11 novembre si aspetta una piazza «aperta a tutti quelli che vogliono un paese più giusto. Più lavoro, più diritti, meno discriminazioni». Mentre sul leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte che ha confermato la sua presenza dice di essere «contenta perché su molti temi dobbiamo unire le forze. «L’alternativa c’è se la facciamo vivere insieme. E c’è tra le persone che incontro: abbiamo la responsabilità verso di loro di provare a costruire attraverso temi concreti una opposizione più forte ed efficace».

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