Da Saviano allo storico Levi, l’appello di studiosi e scrittori sul cessate il fuoco a Gaza: «Tacciano le armi in Medio Oriente e si riprenda il dialogo»

«Lo stato di Israele ha il diritto ad un’esistenza legittima e sicura e i palestinesi hanno ugualmente diritto ad uno stato sicuro», si legge nel documento

Immediato cessate il fuoco, rispetto del diritto internazionale, urgenti misure umanitarie e di tutela della popolazione civile in Israele e Palestina e la liberazione degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas. È ciò che chiedono in un appello pubblico scrittori, studiosi e giornalisti «a un mese dall’eccidio di massa di israeliani perpetrato dall’organizzazione armata, di fronte alle dimensioni della tragedia che colpisce israeliani e palestinesi, consci delle gravissime responsabilità dei soggetti coinvolti», si legge nel documento. Per Roberto Saviano, Gad Lerner, Carlo Ginzburg, Roberta Ascella, Bruno Contini, Roberto Della Seta, Donatella Di Cesare, Anna Foa, Ivan Gottlieb, Helena Janeczek, Giovanni Levi, Simon Levis Sullam, Valentina Pisanty, Sandro Ventura, «lo stato di Israele ha il diritto ad un’esistenza legittima e sicura e i palestinesi hanno ugualmente diritto ad uno stato sicuro: entrambi devono poter vivere in pace e in una condizione di reciproco rispetto». Per questo motivo «chiediamo l’avvio di un negoziato di pace tra israeliani e palestinesi, da troppo tempo interrotto, basato sul reciproco riconoscimento del diritto dei due popoli all’autodeterminazione e sulla fine dell’occupazione della Cisgiordania da parte di Israele», scrivono. Infine la richiesta all’opinione pubblica italiana e internazionale: «chiediamo un atteggiamento che sia legittimamente preoccupato e critico, ma rispettoso della storia e della memoria di entrambe le parti coinvolte. Condanniamo con fermezza il risorgere in Europa e nel mondo dell’antisemitismo e dell’islamofobia, che minano il tessuto civile delle nostre società», concludono.


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