Fondazione Open, il Tribunale di Firenze dichiara nulli i sequestri di chat e mail. E Renzi canta vittoria

Il commento del leader di Italia Viva all’udienza preliminare di oggi: «Ennesima sconfitta della procura, una vicenda sempre più incredibile»

Il gup del Tribunale di Firenze Sara Farini ha dichiarato nulli i sequestri di chat e di email aventi come interlocutori Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Francesco Bonifazi (non imputato) nel periodo in cui erano parlamentari. La decisione rientra nell’inchiesta della procura di Firenze sul presunto uso della Fondazione Open come cassaforte del movimento politico dell’ex sindaco di Firenze, imputato insieme ad altri per finanziamento illecito. Lo scorso luglio, anche la Corte costituzionale aveva dichiarato illegittima l’acquisizione delle conversazioni per mail e Whatsapp che coinvolgevano Renzi e alcuni suoi interlocutori. «La procura non poteva acquisire, senza preventiva autorizzazione del Senato, messaggi di posta elettronica e Whatsapp del parlamentare, o a lui diretti, conservati in dispositivi elettronici appartenenti a terzi», si legge nella nota della Consulta della scorsa estate. All’udienza preliminare di oggi, venerdì 10 novembre, la giudice ha ribadito questo concetto, accogliendo però la nuova istanza presentata dalla procura di Firenze, che chiede ufficialmente a Camera e Senato l’autorizzazione a procedere per il sequestro probatorio di email. Nel frattempo, Renzi esulta: «Oggi ennesima puntata dell’udienza preliminare Open – scrive il leader di Italia Viva sui social – La gup ha detto che i sequestri di corrispondenza fatti dal pm Turco erano illegittimi. Tanto per cambiare. Quindi ennesima vittoria nostra, ennesima sconfitta dei pm di Firenze. Una vicenda sempre più incredibile…».


Credits foto: ANSA/Ciro Fusco | L’intervento di Matteo Renzi a un’assemblea di Italia Viva a Napoli (28 ottobre 2023)


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