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Risparmio, investimento, pensioni: piccola guida per imparare a gestire le proprie finanze

Quando si è giovani si fa spesso fatica a capire quali siano i modi, i tempi, gli strumenti corretti per una sana gestione dei propri soldi. Qualche consiglio utile può aiutare

Non è mai troppo presto per risparmiare. Ma quando si è giovani, si fa spesso fatica a capire quali siano i modi, le tempistiche, gli strumenti corretti per una sana gestione dei propri soldi. Nonostante le crisi perduranti, le difficoltà di accesso al mondo del lavoro, la precarietà, l’amministrazione del denaro è un’azione (finanziaria) con cui si fanno i conti fin da piccoli: le prime paghette, i lavori per mantenersi durante gli studi, l’inizio della carriera. Non solo. Gestire i propri guadagni significa anche imparare a pagare le tasse, ricordarsi le scadenze per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, comprendere quali siano i tempi migliori per fare determinati acquisti, provare a fare investimenti oculati. Tutte iniziative che rientrano nel più ampio tema dell’educazione finanziaria: dare ai giovani la possibilità di assimilare competenze necessarie al fine di prendere scelte consapevoli è una diritto di cittadinanza. Ma quali sono gli obiettivi giusti di risparmio? Come raggiungerli? E quali sono, invece, le diverse forme di investimento?

Come risparmiare?

Le difficoltà di risparmiare, soprattutto tra i giovani, può essere accentuata dalle retribuzioni non particolarmente alte. In questo caso, uno dei trucchi per economizzare è provare a indirizzare una parte della somma a un obiettivo, di dare una finalità specifica al proprio sforzo. Scegliere dunque una cifra, in linea anche con i propri guadagni, e mettere da parte poco al giorno, fino a raggiungerla. Per fare ciò, esistono oltre a diverse applicazioni anche tante metodologie. Uno di questi? La regola del 50-30-20 è un esempio perfetto di efficienza e semplicità. Resa celebre grazie al bestseller All Your Worth: The Ultimate Lifetime Money Plan della senatrice statunitense Elizabeth Warren e sua figlia Amelia Warren Tyagi, il metodo prevede la suddivisione delle entrate mensili in 3 categorie. Il 50% riguarderà le spese di prima necessità come l’affitto, il mutuo, generi alimentari; il 30% sarà invece dedicato alle uscite relative al proprio tempo libero; il restante 20% è la somma da risparmiare oppure investire. 

Ora tocca a te!

Una volta capito come suddividere le entrate, è arrivato il momento di decidere a cosa destinarle. Congelare i propri risparmi può sembrare una decisione sicura, ma bisogna sempre tenere conto dell’inflazione: la somma tenuta «sotto il materasso» rimane in nostro possesso, ma potrebbe perdere nel tempo potere d’acquisto e dunque, in altre parole, valore. È quindi arrivato il momento di investirli: sia che si tratti di cospicue somme di denaro, ma anche cifre meno importanti. In passato l’industria finanziaria non assicurava l’opportunità – a chi desiderasse capitalizzare piccole somme di denaro – di poter accedere a strumenti di investimento con un’offerta adeguata. Oggi, le cose son ben diverse: grazie al progresso tecnologico, che ha ridotto i costi e l’operatività degli investimenti, e all’innovazione nel settore.

Dove investire?

Per rompere il ghiaccio con i mercati si potrebbe iniziare a puntare sui Piani di Accumulo del Capitale, un meccanismo in base al quale si versa una somma costante a cadenza regolare e per un periodo di tempo predeterminato, al fine di acquistare (o sottoscrivere nel caso di un fondo) strumenti finanziari. Il meccanismo del Pac consente di far crescere in modo progressivo il capitale investito. Un’alternativa allo stesso modo semplice e sicura sono le Gestioni Separate delle Compagnie di Assicurazioni. Mentre una ulteriore opzione a rischio contenuto è quella dei Titoli di Stato: obbligazioni emesse regolarmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il Dipartimento del Tesoro per finanziare lo Stato. Come tutti i titoli negoziabili, risentono del rischio di mercato (legato all’andamento del tasso di interesse), ma sono considerati altamente sicuri circa il loro rimborso a scadenza ed il pagamento degli interessi. Per acquistarli, è necessario rivolgersi alla banca o ad un intermediario finanziario abilitato. Parlando di (relativa) sicurezza, ci sono poi gli indici di borsa, su cui si può investire sia attraverso ETF che tramite fondi indicizzati. Si tratta di strumenti generalmente raccomandati perché oltre alla loro facilità di monitoraggio, assicurano la diversificazione del rischio, e di conseguenza la sua riduzione. Tra i più famosi troviamo Dow Jones, Nasdaq, Sp500 e FTES Mib.

Sos pensione

Un’opzione, infine, che varrebbe la pena iniziare a considerare già in giovane età è quella dei fondi pensionistici, che permettono a ognuno di contribuire alla propria pensione integrativa. E di rendersi dunque indipendenti dai lavoratori del futuro: un’esigenza particolarmente sentita nel nostro Paese, che da tempo attraversa l’inverno demografico. Per informazioni sulle modalità di adesione a una forma pensionistica individuale bisogna individuare un fondo pensionistico specifico, che può soddisfare le specifiche esigenze, e successivamente contattarlo. Il funzionamento del fondo pensione si basa sulla capitalizzazione: nel corso del tempo, vengono accumulate non solo le somme versate periodicamente, ma anche tutti i rendimenti derivanti dagli investimenti che nel tempo ha fatto chi gestiva i suddetti fondi di pensione complementare.

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