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Oggi a Ferrara è stato il bomba-day: evacuate 12 mila persone per un ordigno della Seconda guerra mondiale

26 Novembre 2023 - 11:39 Redazione
Sul posto sono intervenuti gli artificieri dell'ottavo reggimento Genio guastatori paracadutisti "Folgore" di Legnago

Un cerchio che si estende con un raggio di 685 metri e ha il suo centro nell’ex convento di San Benedetto, a Ferrara. Qui è stata ritrovata una bomba statunitense risalente alla Seconda guerra mondiale. Per disinnescarla, è stato necessario evacuare più di 12 mila ferraresi dalla zona rossa. I cittadini si sono quasi tutti spostati autonomamente, in auto o a piedi, dalle 6 del mattino di oggi, 26 novembre, alle 8.45. Dopodiché, l’ottavo reggimento Genio guastatori paracadutisti “Folgore” di Legnago ha dato il via, alle 9.20, alle operazioni. È stato utilizzato pochissimo, dagli evacuati, il centro di accoglienza allestito negli spazi della Fiera di Ferrara: erano attese 1.600 persone, si sono presentate in meno di 150. Alcuni anziani con problemi di salute, invece, sono stati accompagnati in ambulanza all’ospedale Sant’Anna di Cona, dove è stata sistemata una struttura apposita.

Il disinnesco dell’ordigno

L’ordigno pesa 100 libbre, è stato prodotto negli Stati Uniti ed è rimasto inesploso dopo i bombardamenti alleati durante la Seconda guerra mondiale. Per rendere innocua la bomba, incastrata al primo piano dell’ex convento, i militari utilizzano un macchinario chiamato “Swordfish”. L’Ansa ne spiega il funzionamento: «Un ugello produce un getto d’acqua mista a sabbia abrasiva ad altissima pressione – 300 bar – che serve a effettuare un taglio circolare senza fare scintille e senza produrre elevate temperature che rischierebbero di innescare la bomba».

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