La maestra che ha svelato in una quarta elementare che non esiste Babbo Natale: «Me l’hanno chiesto loro»

L’insegnante della scuola primaria prova a difendersi e ricostruisce la discussione in classe che ha portato alla scoperta

Monta la protesta tra i genitori degli alunni di una quarta elementare di Genova, dopo che i loro bambini hanno scoperto una dura verità da accettare alla loro età: Babbo Natale non esiste. A dirglielo sarebbe stata la maestra quando ormai mancano 20 giorni al 25 dicembre. Come racconta il Secolo XIX, i bambini quel giorno sono usciti da scuola un po’ smarriti. E c’è chi ha subito chiesto spiegazioni dopo aver scoperto anni di bugie da parte dei genitori: «Ma allora i regali li portate voi?». Qualche genitore non l’avrebbe presa bene, imbestialito dal fatto che non fosse diritto dell’insegnante fare quel tipo di rivelazione: «Non potevano lasciargli l’illusione, sono ancora piccoli» si è lamentata una madre. La maestra però ha cercato di difendersi, spiegando che in fondo sono stati i bambini a fare la scoperta arrivandoci praticamente da soli: «Abbiamo fatto una lettura interessante che racconta la storia di un bambino che, a Natale, si preoccupa per un mendicante cacciato da un bar, perché era ubriaco. Il bambino gli paga il caffè ricordando il motto: a Natale ogni uomo è mio fratello». Da quella storia l’insegnante avrebbe poi parlato di «come il Natale sia declinato in maniera molto commerciale, su come siamo fortunati a non essere sotto le bombe come tanti popoli in questo momento». Finché non è arrivata la domanda cruciale: «Babbo Natale esiste?». La maestra dice che non avrebbe mai risposto con un secco «No». Anche perché intanto i bambini hanno iniziato a discutere fra di loro, tra chi credeva e chi no all’esistenza di Santa Claus. E quando qualcuno ha chiesto l’opinione della maestra, lei ha scelto di stare con chi aveva dichiarato di non crederci. «Ho pensato che comunque sono bambini bambini già grandi, tra un anno e mezzo andranno alla scuola media. E sapete cosa ha detto un mio allievo: maestra, io lo sapevo che non esiste, ma facevo finta di crederci per fare contenti i miei genitori».


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