Il toccante discorso di Leonardo Lotto, studente italiano rimasto paralizzato: «La libertà non è gratis, va conquistata» – Il video

Il 24enne aostano, rimasto coinvolto in un grave incidente in Australia, ha concluso in questi giorni un master in International Management a Londra

Un inno alla libertà, accolto da standing ovation, applausi e tante lacrime. Ha fatto commuovere un po’ tutti il discorso di laurea con cui Leonardo Lotto, uno studente aostano di 24 anni, ha coronato in questi giorni il suo percorso accademico conseguendo un prestigioso master in International Management. Dieci mesi fa, Leonardo è rimasto coinvolto in un incidente in Australia che lo ha lasciato paralizzato dalla testa in giù. Un banale tuffo finito male, che non ha impedito però al 24enne aostano di chiudere la sua carriera accademica con il sorriso stampato sul volto. «Ogni giorno – ha raccontato durante la cerimonia di consegna dei diplomi – penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio e in modi che non avrei mai potuto immaginare. Ora non ho altra scelta che guardare avanti, iniziare un nuovo viaggio che sarà doloroso, duro e faticoso».


Il suo discorso, potente ed emozionante, ha fatto commuovere sia i compagni di corso sia alcuni docenti del Cems, il consorzio di 29 tra le più illustri scuole di management al mondo. Le parole di Leonardo Lotto però non hanno catturato solo l’attenzione dei presenti. In pochi giorni, il video del suo discorso ha iniziato a circolare anche sui social come un vero e proprio incoraggiamento ad essere liberi, nonostante tutto. «Per quelli che mi conoscevano già prima – ha detto Leonardo nel suo discorso alla cerimonia di consegna dei diplomi – sapete quanto fosse importante la libertà per me. E ora che l’ho persa, che ho perso la mia indipendenza e autonomia, ho capito ancor di più quanto questa sia importante. La libertà è la cosa più importante che abbiamo. E non è gratis, ma bisogna conquistarla, bisogna lottare per la libertà delle persone. Se siamo liberi oggi è perché qualcuno ha lottato per noi e ci ha resi liberi. Non bisogna mai dimenticarlo».


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